PESARO - Due nuovi casi positivi al contagio Covid-19 accertati ieri mattina nel reparto di Oncologia del presidio di Muraglia. Un'emergenza nell'emergenza vista...
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«I pazienti sottoposti a cure e terapie oncologiche al momento non verranno trasferiti ma rimarranno in isolamento all'interno dei nostri spazi a Muraglia - spiega il primario Feisal Bunkhelia - siamo comunque di fronte a una situazione che muta repentinamente e in qualche modo inaspettata, perché il contagio è avvenuto su pazienti che non presentano sintomi importanti da contagio. Entrambi i contagiati dal Coronavirus ora stanno abbastanza bene e vengono trattati secondo le precauzioni e le procedure del caso. Stiamo valutando la necessità di una possibile quarantena per gli operatori e addetti ai macchinari più a contatto con loro, ma ancora non è stata presa una decisione.
«Il diffondersi del virus ci pone tutti di fronte a un fatto nuovo, dopo un tampone eseguito a scopo preventivo e precauzionale, risultato positivo, seppure in assenza dei sintomi più acuti e caratterizzanti del Covid-19. L'evoluzione così repentina impone a primari e medici anche di riorganizzare in via cautelativa l'intera attività dei reparti. Attualmente in Oncologia abbiamo circa 70 pazienti al giorno per le terapie mirate e 12 operatori a turno. La situazione è di massima allerta. Già nelle ultime 48 ore abbiamo deciso di ridurre ulteriormente l'attività del nostro reparto garantendo solo i pazienti più gravi e le cui sedute di terapie non possono essere rimandate. Per far fronte ai casi positivi e all'emergenza del vicino reparto di Malattie Infettive l'attività oncologica è stata ridotta di un ulteriore 30%. Ogni medico, tecnico o infermiere è sotto pressione. Stiamo combattendo e le difficoltà sono ormai quotidiane. Abbiamo i nostri pazienti e i loro familiari e tutto il personale, ognuno di loro sente il bisogno di certezze o semplicemente di un'iniezione di fiducia e conforto».
San Salvatore cambia ancora
Anche al San Salvatore si cambia: la direzione dell'azienda ospedaliera ha stabilito che all'interno del blocco operatorio verrà aperta una nuova sala di Rianimazione per così dire pulita dove verranno trattati pazienti non positivi. Si tratta di quattro posti nella recovery room. L'azienda ospedaliera insieme a primari e operatori sta anche valutando l'attivazione, già a partire dalle prossime ore, di un'altra Rianimazione dove trattare solo i pazienti contagiati da Coronavirus. L'intento sperato dalla direzione medico-sanitaria è isolare i pazienti gravi e sospetti dal contatto con gli altri degenti, contenendo la diffusione del virus. Quanto a Radiologia e Diagnostica per immagini, prevista la sospensione della diagnostica programmata e di tutta l'attività radiologica ambulatoriale. Si va verso lo stop di Tac e Risonanza Magnetica, garantendo solo l'urgenza.
Letizia Francesconi
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Corriere Adriatico