VALLEFOGLIA - Guarita. La parola più bella. Specialmente se, come in questo caso, si riferisce a una bambina che per circa 50 giorni ha tenuto con il fiato sospeso...
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La fine di un incubo per una famiglia di Montelabbate, un raggio di luce e speranza per tutta la comunità, compresa Vallefoglia dove la bimba frequenta l’asilo.
La piccola, positiva ma asintomatica, è sempre stata in questi giorni solo in compagnia della madre in isolamento domiciliare. Una situazione non facile, una quarantena infinita scandita dal sostegno dato dalla preghiera e dalla vicinanza delle persone, degli amici e dei parenti, che hanno continuamente fatto pervenire il loro calore tramite tanti messaggi. Il paese è piccolo, la gente mormora.
La stessa madre tramite i social, per mettere a tacere ogni genere di voce e allo stesso tempo per tranquillizzare la cittadinanza, aveva spiegato come il tampone e la quarantena erano state misure dovute a un contatto avuto «con una persona positiva fuori dal nostro nucleo familiare. Non so con quale criterio abbiano deciso di farcelo. Ma siamo state sempre bene...». A dare informazione sulla positività di una minore, frequentante una scuola d’infanzia di Montecchio, era stato il Servizio di Igiene e Sanità pubblica della regione Marche. Per questo anche i bambini, le maestre e il personale ausiliario della struttura erano poi stati posti in isolamento domiciliare fiduciario e sottoposti a sorveglianza sanitaria. «La madre ci tiene a evidenziare che ha evitato le polemiche per tutelare bambina e la famiglia e che delle chiacchiere non le importi niente - hanno riportato con un post, gli amministratori del gruppo social Sos Vallefoglia - L’importante è che siano ufficialmente iscritti nella lista dei guariti, il resto non lo considerano. Avevano chiesto preghiere, più che chiacchiere. La madre ci tiene a sottolineare che le preghiere gli sono state di aiuto di sostegno e conforto. Il 20 aprile hanno ricevuto la telefonata di conferma che la bambina è stata iscritta nel registro dei guariti da covid 19».
I reclusi pesaresi sono 4mila
Intanto salgono a 2.347 i positivi nella provincia di Pesaro e Urbino (+14 rispetto a lunedì), di gran lunga il dato più altro rispetto alle altre province delle Marche. I pazienti in terapia intensiva, tra Pesaro, Urbino e fuori provincia, sono 78 mentre 181 sono i ricoverati in aree di semi intensiva e 372 i degenti in reparti non intensivi. Salgono a 451 i morti per Coronavirus in provincia di Pesaro e Urbino, compresi i 5 decessi registrati ieri nella nostra provincia sugli 11 totali. Aumenta ancora il numero dei casi in isolamento domiciliare: nella provincia di Pesaro e Urbino sono 4.040 di cui 1.917 asintomatici e 2.123 con sintomi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico