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FANO - Tolleranza zero per le mascherine abbassate sul mento. Nel weekend se ne sono viste parecchie e alcuni casi sono stati sanzionati dalle forze dell’ordine. Più complesso il controllo sugli assembramenti, perché i crocchi troppo stretti si allentano e si disperdono all’arrivo delle uniformi. Però ce ne sono stati. Alle forze dell’ordine, in particolare al comando della polizia locale, segnalazioni sul mancato rispetto delle norme anti Covid sono arrivate sia sabato che ieri pomeriggio per il centro storico e il lungomare.
L’appello alla responsabilità
Il sindaco Massimo Seri ora invita i fanesi ad adottare nei prossimi giorni comportamenti adeguati al momento: «Non vanifichiamo gli sforzi di quest’ultimo periodo e i risultati che ci hanno permesso di tornare in zona gialla».
Le forze dell’ordine hanno suddiviso il centro storico in settori di competenza, per poter meglio concentrare le forze nei luoghi più frequentati dei fine settimana: le principali piazze, il Pincio, corso Matteotti, la zona della rocca Malatestiana. In tutti questi posti, dove sono stati effettuati servizi di vigilanza programmati, è stata più serrata l’attività di carabinieri, finanzieri, polizia locale e personale del commissariato, ma senza dimenticare i vicoli e gli slarghi laterali, dove la ristrettezza degli spazi aperti favorisce i raggruppamenti. Ed è stata soprattutto la situazione creatasi in questi casi a motivare le segnalazioni dei cittadini e relative richieste di intervento, che comunque le forze dell’ordine definiscono non particolarmente numerose.
Le multe dei carabinieri
Nella giornata di sabato scorso i carabinieri hanno elevato cinque sanzioni: una a carico di un automobilista proveniente da un’altra regione, che si trovava a Fano senza un motivo valido rispetto alle misure anti contagio, e il resto a carico di persone che non proteggevano le vie respiratorie con la mascherina. Tutte violazioni riscontrate durante i controlli di routine effettuati a cadenza quotidiana. Anche ieri sono stati svolti controlli. La prova del fuoco, il primo sabato dopo il ritorno alla zona gialla, ha evidenziato che il centro storico tende a svuotarsi dopo le 18 (quando nei pubblici esercizi termina la possibilità di servire al tavolo), per poi diventare quasi deserto intorno alle 19.30. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico