Incendio in cella e lancio di bombole Sfiorata la tragedia in carcere

Incendio in cella e lancio di bombole Sfiorata la tragedia in carcere
PESARO - Torna al centro delle cronache la Casa circondariale di Pesaro, dove nella notte di domenica si è sfiorata la tragedia. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PESARO - Torna al centro delle cronache la Casa circondariale di Pesaro, dove nella notte di domenica si è sfiorata la tragedia.


Violenze in carcere nel nome di Allah da parte di alcuni detenuti nordafricani con un incendio che è stato sventato solo grazie alla grande professionalità dei poliziotti penitenziari. 

Cronaca di una serata ad alta tensione: durante la distribuzione della cena, alcuni detenuti lamentavano con modi eccessivi e impropri di essere stati mortificati dal personale di Polizia perché gli era stato distribuito un quantitativo di olio crudo, a loro dire insufficiente alle proprie necessitàe nel mese sacro del Ramadan. Si è cercato in tutti i modi di riportare alla calma i detenuti, ma uno di questi prima aizzava gli altri tre  a dargli man forte alla protesta e  con atteggiamento di sfida e protesta, inveiva contro i poliziotti penitenziari intervenuti, prima proferendo minacce di morte nei loro confronti dello stesso e poi incendiando  alcuni effetti letterecci, gettandoli dalla cella nel corridoio e creando dunque una grande fumata col rischio di intossicare i presenti.

Il tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari di servizio, aiutati anche dagli agenti liberi dal servizio immediatamente accorsi, con grande senso di responsabilità, coraggio e professionalità, ha permesso di evitare più gravi e tragiche conseguenze. Ma il detenuto a capo della protesta si è armato con alcune lamette e ha  lanciato due bombolette avvolte in un cuscino dato alle fiamme e lungo il  corridoio facendole scoppiare. Infine ha messo a riscaldare dell’olio bollente con il chiaro intento di lanciarlo appena qualcuno si sarebbe avvicinato alla sua stanza e si è messo a cantare delle canzone in arabo. Sono stati bravi i poliziotti penitenziari del carcere di Pesaro, in servizio e fuori servizio, a intervenire tempestivamente, con professionalità, capacità e competenza.
  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico