Adeguamento antisismico del presidio ospedaliero: incarico affidato per Pergola

I tecnici e l'assessore regionale Baldelli durante il sopralluogo all'ospedale di Pergola
PERGOLA - Il servizio per l’edilizia sanitario-ospedaliera della Regione, in accordo con Asur, ha affidato lunedì scorso l’incarico di progettazione...

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PERGOLA - Il servizio per l’edilizia sanitario-ospedaliera della Regione, in accordo con Asur, ha affidato lunedì scorso l’incarico di progettazione strutturale definitiva ed esecutiva per l’adeguamento sismico dell’ospedale di Pergola allo studio ‘All Ingegneria’ di Ancona. A seguito di ciò, ieri pomeriggio è stato eseguito un sopralluogo per fare il punto della situazione, dal direttore amministrativo dell’Asur Marche Pierluigi Gigliucci, con i dirigenti della Regione architetto Nardo Goffi e ingegnere Andrea Bartoli, l’ingegnere Cappanera dello studio di progettazione anconetano, alla presenza dell’assessore regionale Francesco Baldelli.

 

Rilevanti finanziamenti
La nuova giunta delle Marche ha deciso per l’ospedale, interessato nei due anni scorsi da lavori di riqualificazione energetica, di verificare la possibilità di raggiungere l’adeguamento sismico dell’intero edificio in luogo del miglioramento, inizialmente previsto. «La Regione ha assegnato e assegnerà – ha evidenziato Baldelli – importanti risorse per la riqualificazione degli edifici ospedalieri della regione e quindi dell’Area vasta 1. Tra questi anche l’ospedale di Pergola. L’adeguamento sismico fino ad oggi non previsto è fondamentale per una struttura strategica qual è un ospedale».

Il direttore Gigliucci ha ribadito l’importanza dell’ospedale pergolese: «Questo incarico progettuale è necessario al suo potenziamento, affinché abbia tutti i canoni di un ospedale di polo. Ora dobbiamo dargli la dignità tecnica necessaria. Con questa progettazione abbiamo imboccato la strada per farlo». Nello specifico sono scesi dirigenti e tecnici: «L’adeguamento prevede interventi sull’esistente, progettati per raggiungere un grado di sicurezza sismica equiparabile agli edifici di nuova costruzione. Il miglioramento è invece una riduzione del rischio espressa in percentuale rispetto al grado di sicurezza sismica prevista per i nuovi edifici. Con l’adeguamento si possono avere funzioni come il pronto soccorso».

Per abbreviare i tempi necessari dell’iter tecnico amministrativo, la Regione ha chiesto allo studio di progettazione tempi stretti. Previsti non più di 70 giorni. Verificata la possibilità di adeguamento sismico, si procederà con il progetto strutturale esecutivo. Come si procederà concretamente, lo ha spiegato l’ingegnere Cappanera: «Si dovrà sconnettere l’edificio dal terreno inserendo isolatori, come si sta facendo nei nuovi ospedali in costruzione. Così l’input dal terreno non si trasferisce più in modo forte alla struttura. L’impatto sismico viene ammortizzato». Ciò consentirà di continuare anche a operare durante gli eventi sismici, senza mai interrompere l’attività ospedaliera.

Distretto: soluzione trovata


Il direttore Gigliucci ha poi comunicato di aver risolto la questione del trasferimento del distretto sanitario. L’Asur ha infatti aggiudicato l’utilizzo di una struttura esterna per trasferire poliambulatorio e specialistica di base. Così si potranno recuperare spazi e restituire importanti servizi. La struttura si trova lungo la strada Pergolese, vicino all’ospedale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico