Traffici in pullman A Lido Tre Archi la centrale dello spaccio

Traffici in pullman A Lido Tre Archi la centrale dello spaccio
IL PRECEDENTE FERMO Fra le indagini dei carabinieri anche quella per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL PRECEDENTE

FERMO Fra le indagini dei carabinieri anche quella per svelare l'eventuale collegamento fra l'ultimo e clamoroso arresto a Porto Sant'Elpidio e il maxi blitz di 11 giorni fa fra Lido Tre Archi, la zona elpidiense e Montegranaro che aveva portato a 12 ordinanze di custodia cautelare, di cui 8 eseguite subito, con un latitante che si era costituito nei giorni immediatamente successivi. Anche in quel caso le indagini erano partite da Porto Sant'Elpidio con la denuncia di una madre disperata che si era rivolta ai carabinieri per le continue spese del figlio. La segnalazione risale all'estate 2015, da quel momento erano partite le complesse indagini che avevano poi portato a smascherare l'organizzazione. In quel caso i rifornimenti di droga provenivano dal nord, da Bologna, e dal sud, fra Napoli e Caserta. Gli stupefacenti erano ingoiati o inseriti nel retto per sfuggire ai controlli come i narcos colombiani. Il blitz aveva portato al sequestro di mezzo chilo di sostanza stupefacente fra eroina e cocaina e, soprattutto, individuato un nuovo canale di rifornimento. Per non farsi scoprire, i pusher all'ingrosso prendevano i normali pullman di linea per Roma e Napoli. I militari - un centinaio quelli impegnati nel blitz, condotto con l'ausilio di due unità cinofile di Pesaro e un elicottero di Pescara - avevano stroncato un giro di spaccio concentrato in particolare fra Lido Tre Archi, Porto San Giorgio, Porto Sant'Elpidio, Sant'Elpidio a Mare e Civitanova. La base era a Lido Tre Archi e a stupire gli inquirenti erano state le tecniche utilizzate dai trafficanti. «Quando lavoravo a Roma e Fiumicino - aveva commentato il colonnello Ciro Niglio, alla guida del comando di Ascoli - era normale trovare simili stratagemmi. Ma ormai vengono utilizzati anche qui». Sotto la lente degli inquirenti, in particolare, il filone della cocaina, in mano a due degli arrestati, entrambi domiciliati a Lido Tre Archi. Uno smercio forse scollegato con quello dell'eroina e di cui si studiano appunto ora gli eventuali collegamenti con l'arresto di Porto Sant'Elpidio. Di là dai legami, resta l'allarme per la diffusione della droga, divenuta ormai un crocevia di grandi traffici. Sostanze stupefacenti come eroina e cocaina sembravano superate dai nuovi composti chimici. Invece la richiesta è sempre fortissima.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico