I TRIBUTIPESARO Verso il pagamento della Tari, quasi 19 milioni di euro da incassare per il 2018. Bollette più leggere, eccetto per chi ha ricevuto conguagli negativi. «Per il...
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PESARO Verso il pagamento della Tari, quasi 19 milioni di euro da incassare per il 2018. Bollette più leggere, eccetto per chi ha ricevuto conguagli negativi. «Per il 2019 puntiamo ad un ulteriore alleggerimento della tariffa», anticipa l'assessore Antonello Delle Noci. Sono ormai arrivati a tutti pesaresi i plichi contenenti la documentazione necessaria a pagare la tassa per il servizio di igiene urbana. La Tari è stata diminuita dell'1,5% nel 2018, con il via libera della maggioranza in una seduta del consiglio comunale a dicembre nella quale non erano mancate le polemiche da parte dell'opposizione, che aveva chiesto una riduzione più incisiva, dopo l'aumento, sempre dell'1,5%, attuato due anni fa.
Il ritocco
La prima scadenza per la bolletta dei rifiuti è il 16 giugno: entro quella data i pesaresi saranno chiamati a saldare o l'importo complessivo della Tari per tutto il 2018, oppure la prima rata. Nel caso si opti per la dilazione in quattro tranche, gli altri versamenti andranno effettuati in una o quattro rate entro metà agosto, metà ottobre e metà dicembre. Nel plico recapitato nelle abitazioni, sono contenuti i moduli F-24 per effettuare il pagamento in una o quattro rate, in banca o alle poste. Per i possessori di home-banking, è possibile pagare anche attraverso il sistema on-line.
Territorio virtuoso
«Abbiamo raggiunto il 70% di raccolta differenziata evidenzia l'assessore al Bilancio Antonello Delle Noci grande merito va dato alla virtuosità dei cittadini, ma anche all'amministrazione che ha introdotto, in alcuni quartieri, un porta a porta di prossimità per il residuo secco. Ed entro un paio di anni puntiamo anche ad attivare la tariffa puntuale. Con questi due elementi, l'obiettivo è quello di migliorare la percentuale di raccolta differenziata e cercheremo, già dal 2019, di apportare un ulteriore ritocco verso il basso alle bollette dei rifiuti».
Alcuni utenti hanno segnalato di aver ricevuto bollette in realta più salate di quelle del 2017. «Sono i casi di chi ha trovato nella bolletta, che di base è stata ridotta dell'1,5%, una quota relativa ai conguagli del 2017, che possono essere tuttavia anche positivi», e possono riguardare bonus per la consegna dei materiali al centro rifiuti, oppure altre variazioni sull'utenza di riferimento.
Ma quanti sono quelli che non pagano? «Una quota molto bassa di evasione, sia per la Tari che per le altre imposte, che si aggira intorno al 2-3%, a dimostrazione che i pesaresi sono molto corretti». A bilancio è stato iscritto un gettito di 18,4 milioni di euro da incassare attraverso la Tari, «che, come previsto dalla legge, il Comune riscuote e gira nella sua quasi totalità a Marche Multiservizi per coprire il costo industriale del servizio».
Quote fisse e variabili
La tassa comprende una quota fissa e una variabile. La parte fissa dipende da quanto è grande la casa, è in proporzione ai metri quadrati dell'abitazione. Mentre quella variabile cresce secondo il numero dei membri della famiglia. La quota variabile va calcolata una sola volta sull'insieme di casa e pertinenze immobiliari (ovvero posti auto, cantine, soffitte, box), tenuto conto del numero dei familiari. Pesaro non era stata coinvolta pochi mesi fa nel caos Tari di altri Comuni, nei quali i contribuenti-vittime si sono trovati una bolletta in cui la quota variabile è stata moltiplicata tante volte quante sono le pertinenze.
Thomas Delbianco
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Corriere Adriatico