Pneumologia Di Emilio in testa alla graduatoria

Pneumologia Di Emilio in testa alla graduatoria
IL CONCORSOASCOLI Il direttore sanitario dell'Asur, Nadia Storti, ha ufficializzato la graduatoria della selezione per il nuovo primario di Pneumologia dell'ospedale Mazzoni. Al...

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IL CONCORSO
ASCOLI Il direttore sanitario dell'Asur, Nadia Storti, ha ufficializzato la graduatoria della selezione per il nuovo primario di Pneumologia dell'ospedale Mazzoni. Al primo posto è Vittorio D'Emilio, attuale facente funzione di direttore della Pneumologia del nosocomio ascolano, dopo il pensionamento dell'ex direttore Riccardo Pela. Adesso, bisognerà attendere quindici giorni, termine previsto dalla legge per eventuali ricorsi dei candidati che hanno partecipato alla selezione, per titoli e esami e, trascorso questo tempo, il direttore dell'Area vasta 5, Cesare Milani, procederà alla nomina del nuovo direttore del reparto , scegliendo uno dei candidati inserito nella terna finale. A meno di clamorosi colpi di scena e di sorprese, il nuovo primario di Pneumologia, quindi dovrebbe essere Vittorio D'Emilio, visto anche il notevole vantaggio che ha sul secondo classificato, quasi 16 punti e sul terzo, 25 punti. Insomma, un incarico definito dal punteggio finale e dall'ampio scarto di punti con gli altri candidati. Intanto, da una decina di giorni, la notizia risale alla scorsa settimana, sembra che l'Unità operativa di Medicina nucleare non accetta più pazienti da sottoporre alle varie terapie. Il motivo è in una apparecchiatura, la Dat Scan, utilizzata fino a poco tempo fa e che, adesso, pur funzionante è stata dichiarata non idonea, secondo gli standard previsti dalla legge. Si tratta di un macchinario che viene di solito utilizzato per le malattie neurologiche, come il morbo di Parkinson e il suo stop sta creando non pochi disagi ai pazienti del territorio ascolano. Non si sa quando questa apparecchiatura verrà sostituita, nel frattempo, i pazienti devono recarsi presso le altre Aree vaste, qualora in possesso di macchinari idonei, o, peggio, addirittura fuori regione. Una decisione, conforme alla normativa, che, però, sta creando grossi disagi con possibili conseguenze ai pazienti affetti da malattie neurologiche.

n. o.
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Corriere Adriatico