«Mette a rischio la sicurezza» La polizia chiude il Four Roses

«Mette a rischio la sicurezza» La polizia chiude il Four Roses
TOLLERANZA ZEROANCONA Dopo il Piano, anche gli Archi assaggiano il pugno di ferro del questore. Claudio Cracovia aveva avvertito tutti sin dal giorno del suo insediamento:...

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TOLLERANZA ZERO
ANCONA Dopo il Piano, anche gli Archi assaggiano il pugno di ferro del questore. Claudio Cracovia aveva avvertito tutti sin dal giorno del suo insediamento: «Nessuno sconto per chi non rispetta le regole». Promessa mantenuta. Nel giro di 4 mesi ha firmato 6 provvedimenti di chiusura temporanea per 5 locali fuori legge. Ieri mattina è toccato ad un bar storico della città, per decenni tappa fissa dei giovani dopo le serate in discoteca: il Four Roses di via Marconi.

Negli ultimi tempi, spiega la polizia che ha provveduto a mettere i sigilli, era divenuto un punto di ritrovo di pregiudicati, spesso trovati anche in stato di ubriachezza. La loro presenza rappresentava un indice di pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica, come confermato dalle continue richieste di intervento dei residenti che si sono lamentati della presenza di soggetti poco raccomandabili fuori dal locale, fino a tarda notte. La goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo di polemiche, segnalazioni e preoccupazione dei cittadini, è stata una violenta rissa scoppiata la notte di Ferragosto, poco dopo le 4, fuori dal Four Roses. Gli agenti delle Volanti sono piombati in zona a sirene spiegate per separare un poker di persone - due palesemente ubriache - che se le stavano dando di santa ragione. Ad accendere la miccia, un'anconetana di 38 anni che, dopo una discussione con l'ex, l'ha aggredito. Tutto per una questione di gelosia: subito il 32enne è venuto alle mani con un 34enne (entrambi sono noti alle forze dell'ordine) e il parapiglia ha finito per coinvolgere un tunisino di 29 anni, intervenuto in difesa della donna e scappato prima dell'arrivo dei poliziotti.
La mega rissa
Sono volati calci e pugni, ma nessuno ha ritenuto necessario ricorrere alle cure del 118, nonostante in faccia tutti portassero i segni dei colpi ricevuti. I quattro sono stati denunciati, nel caso della donna e del suo ex è scattata pure una sanzione amministrativa per ubriachezza. A neanche 72 ore dalla rissa, il questore ha firmato il provvedimento punitivo: per 10 giorni il Four Roses resterà off limits, come previsto dalle normative sulla sicurezza pubblica che, in caso di «tumulti o gravi disordini» o se il locale «è un abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose» o se costituisce comunque «un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità, il buon costume o per la sicurezza dei cittadini» consente al questore di intervenire con una sospensione temporanea della licenza. Così ieri nello storico bar degli Archi sono scattati i sigilli, apposti dal personale delle Volanti e della Polizia Amministrativa della questura dorica.
I precedenti

Soltanto 5 giorni fa un altro locale aveva subito la chiusura coatta: il Caffè Centrale di piazza Ugo Bassi, dove il 7 agosto la Squadra Mobile aveva arrestato uno spacciatore. Al momento della notifica la titolare, una 55enne cinese, aveva dato in escandescenze e si era sentita male, al punto da essere trasferita in ambulanza al pronto soccorso. Il bar potrà riaprire i battenti solo a metà settembre, dopo un mese di stop, dal momento che 47 giorni prima l'attività era già stata sospesa per due settimane, sempre per gli stessi motivi: la presenza di pusher, tossici e ubriachi che a ondate invadono la piazza principale del Piano, dove già il 19 aprile erano stati costretti ad abbassare temporaneamente le serrande un phone center e un minimarket gestiti da asiatici (il secondo è rimasto deserto perché il gestore è irreperibile). Disco rosso dal 19 luglio anche allo chalet Gabbiano di Palombina, teatro di risse e rapine, stoppato dal questore per 20 giorni.
Stefano Rispoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere Adriatico