Niente ribaltoni: Valeria Mancinelli, il primo cittadino uscente ricandidato dal centrosinistra, si conferma sindaco di Ancona surclassando al ballottaggio Stefano Tombolini,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Centrosinistra e civiche
Gli anconetani che si sono recati ai seggi hanno scelto ancora una volta Valeria Mancinelli, la candidata sostenuta da Pd (il suo partito), Verdi, Ancora X Ancona, Ancona Popolare e Centristi X Ancona. Prende 21.152 voti, oltre 400 in più del primo turno. Stefano Tombolini, sostenuto da Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Udc, 60100 e Servire Ancona, al primo turno con quattro candidati a sindaco aveva raggiunto il 28,44% (12.308 voti) e ieri nello spareggio a due non è riuscito a ridurre sensibilmente il distacco, arrivando a 12.541 voti.
«Qui il Pd vince perché la politica ha fatto quello che deve fare, cioè non pensare a se stessa ma ai cittadini. E la gente ha avuto l'impressione di una politica utile», è uno dei primi commenti del sindaco alle tv quando non è ancora mezzanotte, ma a metà spoglio il risultato è già netto. Poi affina la riflessione e guarda avanti da amministratrice fino al 2023: «Sono contenta per la città, ora bisogna continuare il lavoro. In cinque anni abbiamo ottenuto risultati importanti con progetti messi a punto e finanziamenti ottenuti. Ora ci sono risultati da portare a casa. Buona parte della città ha capito la nostra proposta. Qui si vince senza raccontare sciocchezze». Il segreto della riconferma, è la sua prima analisi, sta «nell'utilità dell'azione di governo e nella credibilità dei progetti che dovremo portare a compimento, l'elettorato ha capito che siamo una coalizione vera, compatta, coesa, non un raffazzonato cartello elettorale». E se il Pd ha gonfiato il risultato del primo turno, questo successo per Valeria Mancinelli «va diviso a metà con le liste civiche, pezzi di città che si sono messi in gioco». Squadra che vince, annuncia già ora il sindaco rieletto, non si cambia. «La giunta sarà confermata al 90%, salvo rinunce volontarie, semmai dovremo rimodulare la distribuzione di alcune deleghe».
Intanto, i primi impegni da sindaco bis: «Anzitutto portare a compimento i 5 o 6 progetti strategici per cui il nostro Comune si è aggiudicato dei bandi nazionali, dare concreta attuazione a progetti come il lungomare nord e la riqualificazione della periferia Archi-Stazione-Palombella, primo fra tutti il restyling dei Portici degli Archi e della passeggiata di via XXIX Settembre. Poi dovremo dare maggiore sistematicità alla manutenzione di strade, piazze e verde pubblico».
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico