L'ANALISIPESARO Crescono le situazioni di irregolarità nelle aziende del territorio. Con una deriva legata al caporalato e al lavoro nero. La direttrice dell'Ispettorato del...
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PESARO Crescono le situazioni di irregolarità nelle aziende del territorio. Con una deriva legata al caporalato e al lavoro nero. La direttrice dell'Ispettorato del Lavoro di Pesaro Giuseppina Natali ha seguito passo passo l'indagine che ha portato all'arresto dell'imprenditrice cinese con l'accusa di Caporalato. E svela che la situazione del territorio non è così limpida, perché da un lato la ripresa economica sta trainando le aziende fuori dalla crisi, ma non mancano i furbetti. «Purtroppo i dati relativi alle irregolarità accertate nella provincia di Pesaro sono in crescita rispetto al 2017. Per quanto riguarda le sospensioni delle attività per lavoro nero i casi sono 42 quest'anno contro i 21 dell'anno precedente». La sospensione si applica quando almeno il 20% dei dipendenti dell'azienda è totalmente in nero. L'attività viene sospesa finché il datore di lavoro non paga una multa di 1.950 euro e assume a tempo indeterminato il dipendente tenuto in nero fino a quel momento. I casi dunque sono raddoppiati. «Ma c'è anche il caso dell'intermediazione illecita, ovvero il caporalato. Lo abbiamo sempre pensato in agricoltura al sud Italia, ma qui abbiamo già avuto due casi in altri settori e stiamo monitorando una situazione in agricoltura al confine tra la provincia di Pesaro e quella di Ancona». Il precedente riguarda l'arresto per caporalato di un imprenditore di Pesaro nel settore degli infissi. Fu uno dei primissimi casi a livello nazionale in cui fu applicata la recente normativa sull'intermediazione illecita. Ma non è tutto. «Abbiamo anche situazioni di somministrazione illecita di manodopera in cui cooperative da fuori provincia arrivano sul territorio, invitano le aziende a licenziare i dipendenti per assumerli nuovamente a stipendi più bassi e con contratti più vantaggiosi delle cooperative. C'è anche il caso del distacco internazionale, con ditte estere che prestano i lavoratori ad aziende pesaresi. Un metodo per eludere normative e strumenti contributivi italiani. Ci concentreremo sempre di più attorno a questi fenomeni guardando a tutti i settori. E stiamo portando avanti una rete assieme alle forze dell'ordine per combattere il fenomeno della tratta delle.
lu.ben.
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Corriere Adriatico