In coda ai seggi con l'ombrello Tiene l'affluenza nel Fermano

In coda ai seggi con l'ombrello Tiene l'affluenza nel Fermano
LE ELEZIONIFERMO La pioggia non ha scoraggiato gli elettori del Fermano che ieri si sono recati in massa alle urne per eleggere il Parlamento Europeo e rinnovare i sindaci in 23...

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LE ELEZIONI
FERMO La pioggia non ha scoraggiato gli elettori del Fermano che ieri si sono recati in massa alle urne per eleggere il Parlamento Europeo e rinnovare i sindaci in 23 Comuni. Alle 23 di ieri sera, quando si sono chiusi i seggi, la percentuale di votanti è stata poco più del 57%. Il giorno del voto è passato, ora non restano che i responsi. Una domenica da clima autunnale, quella che ha accompagnato le consultazioni di ieri. Afflusso alle urne tutto sommato stabile nel Fermano, dove si è viaggiato in linea con le percentuali delle precedenti europee nel 2014. Com'era ampiamente prevedibile, le cittadine in cui si votava anche per le amministrative hanno spinto l'affluenza più in alto. Alle 12, al primo rilevamento, si toccavano picchi elevati soprattutto nella zona montana, in particolare a Smerillo, dove a fine mattinata un terzo della popolazione si era già recato alle urne.

Percentuali notevoli anche ad Amandola, 25%, come a Monte Vidon Combatte, dove evidentemente l'affollamento di candidati ha stimolato l'elettorato. Non hanno bisogno dello spoglio di oggi pomeriggio, perché giocavano solo contro il quorum, i confermati sindaci di Monte Vidon Corrado e Belmonte Piceno, Giuseppe Forti ed Ivano Bascioni. Le operazioni di voto sono scorse senza particolari scossoni. Sicuramente molto differente il clima tra le cittadine interessate dalle elezioni amministrative e quelle dove si votava solo per il Parlamento comunitario.
La doppia velocità
Il Comune più pigro del Fermano ieri è stato Montegiorgio, che a mezzogiorno era l'unico dei 40 in provincia a non raggiungere neanche la doppia cifra. Occhi puntati invece in particolare sui Comuni più grandi di questa tornata, Montegranaro, Monte Urano, Amandola, in concomitanza con le comunali, dove i rappresentanti di lista e gli esponenti delle coalizioni in lizza hanno presidiato per tutta la giornata le sedi elettorali. Alla fine dei giochi la città di Fermo ha chiuso l'affluenza ieri sera alle ore 23 in ribasso con il 54,38% contro il 56,93 del 2014. In calo, poco più di tre punti anche Monte Urano, 71,56% quest'anno, 75,04% nel 2014. Non è mancata poi, a mettere un po' di pepe alla domenica elettorale, la polemica a distanza innescata dal candidato della Lega alle europee, Mauro Lucentini. Al leader provinciale del Carroccio non è passato inosservato un furgone a far da barriera ai suoi manifesti in quel di Rapagnano, posizionato nelle bacheche elettorali nei pressi del seggio, ad oscurare completamente l'affissione dove campeggiava il suo volto. E non le ha mandate a dire al sindaco, nonché ex senatore di Forza Italia, Remigio Ceroni. «Ringrazio Ceroni ha scritto ironicamente Lucentini che dopo aver fatto spostare l'auto a un carabiniere, ha dato ordine ai dipendenti dell'ente di parcheggiare un mezzo comunale appiccicato al manifesto Lega di Mauro Lucentini. La correttezza è un'altra cosa». Un episodio di cui ha detto di voler informare anche il ministro dell'interno Matteo Salvini e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Giancarlo Giorgetti. Gli scrutini sono proseguiti fino a notte inoltrata per lo spoglio delle schede fucsia, valide per la circoscrizione Italia centrale delle europee. Ora l'attesa, nei 23 municipi, è tutta per oggi, dalle 14 in poi, quando si conosceranno i nomi dei sindaci, nuovi o riconfermati.

Pierpaolo Pierleoni
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Corriere Adriatico