IL REPORTAGE PESARO In via Zongo, all'angolo con via Sabbatini, la facciata

IL REPORTAGE PESARO In via Zongo, all'angolo con via Sabbatini, la facciata
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IL REPORTAGE
PESARO In via Zongo, all'angolo con via Sabbatini, la facciata sinistra, che dovrebbe essere quella a vocazione commerciale, è desolante. Dal civico 19 al 27, una sfilza di cartelli affittasi o in vendita appiccicati sulle vetrine sfitte. In via Giordano Bruno non va di certo meglio. Se si percorre la strada dal versante nord, tra il civico 48 e 58 non c'è altro che saracinesche abbassate o vetrine impolverate che lasciano trasparire attrezzi e oggetti dei negozi che ci furono all'interno.

Resistere, resistere, resistere
Nella metà di via Bruno che conduce a piazza del Popolo si cerca di resistere. L'intramontabile Rotella, una sartoria, un'agenzia di viaggi, il chiosco nella piazzetta, per arrivare a Pasqualon e all'altra attività storica di scarpe, Ballerini, prima della Questura. Via Bruno e via Zongo, due facce della stessa medaglia, quella delle zone del centro di Pesaro dove il commercio annaspa. Fatica ad emergere dove è già presente, cerca di stringere i denti per restare a galla. L'altra faccia del centro, non quella dello shopping di via Branca e del Corso, che seppur con le loro difficoltà, non vivono in un cono d'ombra che avvolge ormai da alcuni anni via Bruno e via Zongo, dove ci sono sempre più vetrine sfitte, anche se con qualche segnale di ricambio qua e là.
Prove di rinascita
Ci si prova a rialzare, ma due pesi gravano sulle spalle di chi lavora in queste vie. Due pesi che non riusciranno a scrollarsi di dosso ancora per un po' di tempo, seppur con qualche bagliore incoraggiante arrivato negli ultimi tempi. Il peso di via Bruno è quell'impalcatura che scorre lungo tutto il lato del San Domenico.
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Corriere Adriatico