Gradini, ostacoli e scalinate «Non è una città per disabili»

Gradini, ostacoli e scalinate «Non è una città per disabili»
IL CASOANCONA Ostacoli, scale e gradini. Ancona non è ancora una città a misura di disabile che, per attraversare una strada sulle strisce pedonali o per raggiungere uffici...

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IL CASO
ANCONA Ostacoli, scale e gradini. Ancona non è ancora una città a misura di disabile che, per attraversare una strada sulle strisce pedonali o per raggiungere uffici pubblici, deve districarsi tra tante barriere architettoniche. «C'è ancora molto da fare dichiara Maria Pia Paolinelli, responsabile provinciale dell'Aniep (Associazione nazionale per la promozione e la difesa dei diritti delle persone disabili) e membro del consiglio direttivo del Coordinamento Area il problema grande per i disabili è vivere la città. I luoghi della cultura e i negozi sono inaccessibili, così come la maggior parte delle farmacie».

Riparte il tavolo, incontro a fine mese
La strada per l'abbattimento delle barriere architettoniche è ancora lunga e in salita, ma dopo la quarta Commissione riunitasi lunedì su richiesta delle consigliere di opposizione Daniela Diomedi (M5S) e Maria Grazia De Angelis (Lega), l'Amministrazione ha deciso di riunire il tavolo tecnico con le associazioni che si occupano di disabilità. «Ieri mattina spiega la Paolinelli mi è arrivata la comunicazione da parte del Comune che è intenzionato a riavviare il tavolo di lavoro per la redazione del Peba, con un incontro a fine mese. Finalmente dopo anni qualcosa si muove». ll 23 dicembre del 2015 la Giunta aveva infatti varato le linee guida strategiche per la redazione del Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) ed era stato costituito un gruppo di lavoro.
Manca ancora il censimento
«In quell'occasione continua - avevamo sottoposto al Comune tutte le esigenze delle varie disabilità motorie e sensoriali. Il Comune poi aveva catalogato le indicazioni su delle schede, dopodiché avrebbe dovuto fare un'analisi degli edifici pubblici in modo da programmare gli interventi, ma il censimento delle barriere architettoniche non è stato fatto». Dopo la riunione della quarta Commissione, l'Amministrazione ha inviato ieri alle varie associazioni che si occupano di disabilità la convocazione per un incontro che, salvo imprevisti, sarà a fine mese.
Ma intanto oggi, quali sono le difficoltà che incontrano i disabili? « Alcune cose sono state fatte spiega la Paolinelli - ad esempio ci sono scivoli sul corso principale, al viale della Vittoria e al porto antico, ma le criticità sono ancora tantissime. Ad esempio Palazzo del Popolo ha un'accessibilità relativa perché l'ascensore è piccolo e le persone con la carrozzina non riescono ad entrarci. Il Comune doveva effettuare un intervento che però non è stato eseguito. Oppure al porto antico i bagni pubblici non sono accessibili ai disabili».
Il problema più grande però riguarda la difficoltà ad entrare nei negozi e negli edifici culturali. «I negozi sono quasi tutti inaccessibili spiega - comprese le farmacie. È inammissibile, perché basterebbe che ognuno si dotasse di una pedana per aiutare i disabili». Sul versante della cultura, poi, «la Loggia dei Mercanti è un luogo dove si svolgono i convegni, ma lì noi non possiamo entrare perché in via della Loggia ci sono gradini importanti e sul retro che, è stato messo a norma dalla Camera di Commercio, c'è una via dissestata, sporca e buia. Anche il teatro delle Muse ha un problema. I palchetti sono comodi, ma chi va in platea non può sedere sulle poltroncine e deve accontentarsi di stare nel corridoio in fondo, dove passa continuamente il personale di servizio. Inoltre il guardaroba non è raggiungibile».
Sono tanti, dunque, gli ostacoli che ogni giorno devono affrontare le persone con disabilità. «Ad Ancona, come nella maggior parte delle città italiane - spiega Vincenzo Massetti, presidente coordinamento Area che racchiude 16 associazioni che lavorano nel campo della disabilità - il disabile non ha una vita facile. In qualunque città europea, come Londra o Barcellona, ogni attraversamento pedonale è dotato di scivolo per le carrozzine, ad Ancona no. Un altro problema è che per avere l'autobus dotato di pedana bisogna contattare Conerobus almeno con 48 ore di preavviso. Nelle città europee invece ogni autobus ha la pedana. Sul corso di Civitanova, poi, in ogni attraversamento ci sono percorsi con il sistema Loges per i non vedenti, mentre ad Ancona c'è ancora molto da fare. La maggior parte dei bancomat non è a norma per chi è in carrozzina e i negozi del centro non sono accessibili».
L'ingresso dell'ospedale di Torrette

All'ospedale regionale di Torrette, segnala Massetti, c'è un'entrata secondaria per i disabili motori, lontana circa 200 metri dai parcheggi. «Se piove, chi trasporta la persona disabile, deve spingere la carrozzina, tenere l'ombrello e non è facile. Chiediamo all'Amministrazione l'approvazione del Peba, in modo da stabilire step procedurali e temporali che risolvano le criticità».
Micol Sara Misiti
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Corriere Adriatico