IL DECOROPESARO Multe non solo per strutture pubbliche ricettive, ma anche ai privati per edifici ammalorati. L'ordinanza sul decoro urbano continua a mietere vittime perché la...
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PESARO Multe non solo per strutture pubbliche ricettive, ma anche ai privati per edifici ammalorati. L'ordinanza sul decoro urbano continua a mietere vittime perché la guerra al brutto, dopo aver colpito strutture ricettive abbandonate, si è scatenata anche su alcuni edifici, soprattutto nella zona della Panoramica San Bartolo. Un parco a cui l'amministrazione Comunale tiene molto e che vuol essere una cartolina delle bellezze del territorio. Che mal si conciliano con le brutture. Così nelle scorse settimane sono stati elevati tre verbali ai proprietari di tre immobili ammalorati, due nella zona del primo tornante della Panoramica, l'altro poco prima dell'ex Poggiolino, tanto per circoscrivere la zona. Ordinanze che fanno seguito soprattutto a quelle che hanno riguardato alcuni hotel della città, lo scorso anno. Dopo l'Hotel Principe, la multa era stata applicata allo Sporting, Vienna, Adria, Villa Marina. Multe anche all'ex Cif di via Kolbe e l'ex manicomio San Benedetto. La cifra è simbolica, 100 euro. Ma l'obbligo no. Entro 60 giorni dalla data di notifica del provvedimento, devono essere installati ponteggi e impalcature, o altre modalità equivalenti, schermate da teli o pannelli, per coprire le brutture. E per rendere più decorosa la situazione. Non solo. Entro i successivi 180 giorni (decorrenti da quelli concessi per effettuare i lavori previsti dalla prima fase, ndr), si ordina la realizzazione dei lavori di manutenzione, per ripristinare le condizioni di cura e decoro delle facciate del fabbricato e delle opere complementari di rifinitura. Trascorsi i primi 60 giorni, in caso di inadempienza sarà il Comune a mettere l'impalcatura. A spese dei proprietari. Gli hotel si sono adeguati. Anche l'hotel Lido è stato al centro di un intervento urgente. Gli albergatori, in una recente riunione avevano reclamato il fatto che la guerra al brutto sia da far rispettare anche ai negozi, a quanti hanno le serrande imbrattate e sporche. Del resto il sindaco Ricci ha sempre detto: «sul decoro non scherziamo. Creiamo pressioni sugli interlocutori per trovare insieme soluzioni. In modo pragmatico».
Luigi Benelli
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Corriere Adriatico