WRC, Le due Citroen in testa in Australia, Neuville ha praticamente già perso il mondiale

La Citroen C3 di Ostberg
COFFS HARBOUR – Mai dire mai. Thierry Neuville, il pilota della Hyundai che insegue il suo primo mondiale individuale a tre punti da Sébastien Ogier (Ford Fiesta),...

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COFFS HARBOUR – Mai dire mai. Thierry Neuville, il pilota della Hyundai che insegue il suo primo mondiale individuale a tre punti da Sébastien Ogier (Ford Fiesta), che invece punta al sesto di fila, deve aggrapparsi al titolo della famosa pellicola di 007. Nel Rally d'Australia, ultima tappa del Wrc 2018, al volante della sua i20 coupé il belga aveva accumulato fino a oltre dieci secondi sul rivale transalpino dopo aver vinto la SS05. Ma nella cronometrata successiva ha perso una ruota nell'atterraggio dopo un salto.


Neuville, che era settimo a 19,4'' dalla vetta, è così precipitato in decima posizione a quasi un minuto e 13 secondi. Al termine della prima giornata, la sua rincorsa all'alloro iridato è fortemente compromessa perché Ogier, che è risalito fino alla settima piazza, lo precede di oltre mezzo minuto: un abisso per un fuoriclasse come lui.

I “big”, incluso Ott Tänak (Toyot Yaris), sembrano aver optato per un approccio “prudente” alla competizione australiana. L'estone è quinto (secondo del team Gazoo perché Jari Matti Latvala è terzo a 8,7 secondi dalla testa) e rende poco meno di 17'' al primo. Il Rally d'Australia è diventata la gara dei piloti del Doppio Chevron, che possono correre senza particolari responsabilità, nemmeno per la classifica costruttori.


Il norvegese Mads Ostberg (Citroen C3) ha assunto il comando della gara con il terzo stage, scavalcando Esapekka Lappi (Toyota Yaris). Alle sue spalle (a 6,8 secondi) c'è il compagno di squadra Craig Breen, che aveva esordito ella prima frazione centrando un canguro: un impatto senza conseguenze per la macchina. Ai piedi del podio virtuale, a 4 secondi da Latvala ed a 12 e mezzo da Ostberg, c'è il neozelandese Hayden Paddon con la prima Hyundai i20. Il pilota kiwi è tallonato dalle Yaris di Tänak e Lappi. Tra Ogier e Neuville, si sono inserite le due Ford Fiesta di Elfyn Evans e Teemu Suninen. Per la scuderia coreana, oltre al ritardo di Neuville nella classifica individuale, c'è anche il ritiro di Andreas Mikkelsen, uscito dal tracciato nella SS03. Significa che anche per conquistare il titolo costruttori, la Hyundai ha bisogno di un miracolo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico