Versione Cross anche per Freemont il Suv americano della Fiat

Il Freemont Cross esposto da Fiat al salone di Ginevra
GINEVRA - Grande, comoda e spaziosa come può esserlo un Suv/Crossover americano. E’ la Fiat Freemont, versione italiana della Dodge Journey nata in casa Chrysler e...

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GINEVRA - Grande, comoda e spaziosa come può esserlo un Suv/Crossover americano. E’ la Fiat Freemont, versione italiana della Dodge Journey nata in casa Chrysler e sapientemente riciclata in salsa italiana.



Costruita in Messico e proposta in Europa a prezzi accessibili, in allestimento a 5 o 7 posti e con dotazioni adeguate, è diventata un autentico cavallo di battaglia della casa italo-americana. A differenza di Lancia Thema (derivata dalla Chrysler 300) e del monovolume Lancia Voyager (derivato dall’omonimo modello Chrysler), la Freemont ha ottenuto infatti risultati commerciali soddisfacenti (oltre 60.000 unità vendute in Europa in due anni e mezzo), soprattutto se si considera che la concorrenza dispone di modelli progettati più recentemente. Proprio per questo in casa Fiat si danno da fare per tener vivo l’interesse, aggiornando frequentemente la gamma.

Appuntamento a settembre. E dunque, dopo Lounge, Park Avenue, Black Code, ecco in arrivo la Freemont Cross, versione speciale che evoca al meglio lo spirito outdoor del crossover Fiat, pur proponendo l’alternativa fra trazione integrale 4x4 e la sola trazione anteriore. Quest’ultima sarà disponibile soltanto con la motorizzazione diesel 2.0 litri Multijet II da 140 cv, abbinata ad un cambio manuale a 6 marce; la Freemont Cross 4x4 adotterà invece il Multijet con potenza di 170 cv e sarà disponibile anche con cambio automatico. Esposta a Ginevra, la Freemont Cross non sarà tuttavia disponibile prima di settembre 2014. Presto per conoscere il prezzo, ma è presumibile che si collocherà in un range fra 30.000 e 35.000 euro.

Modifiche esterne. Rispetto alla versione base, sulla Freemont Cross sono nuovi i paraurti anteriore e posteriore, con dettagli in platinum chrome in sintonia con i rivestimenti delle minigonne; nuovi anche i cerchi in lega da 19 pollici, a cinque razze, con finitura nera (hyper black) e le cornici scure ai gruppi ottici anteriori e posteriori. Il tutto non modifica certo la sostanza, ma conferisce un look accattivante, di grande appeal.

Abitacolo e dotazioni. All’interno spiccano i nuovi sedili in pelle nera con inserti in tessuto sportivo a rete, cuciture in grigio chiaro e finiture in tonalità grafite. Di serie ci sono il navigatore touchscreen Uconnect con display da 8,4 pollici, la telecamera posteriore di parcheggio e l’impianto audio Premium Alpine con 6 speaker, amplificatore da 368 watt e subwoofer. E ancora: specchietti esterni elettrici, riscaldabili e ripiegabili, sei airbag, portabicchieri illuminati, keyless-entry e keyless-go con pulsante di avvio, comandi al volante per audio e regolazione della velocità.


Spazio a volontà. L’interno può essere configurato a piacimento, sfruttando spazi inusuali. Sfruttando la possibilità di abbattere la seconda e terza fila di sedili è possibile creare un volume di carico di circa 1,5 metri cubi. Più di venti sono, inoltre, i vani portaoggetti sparsi qua e là, per un volume complessivo di 140 litri. E ben 32 sono infine le configurazioni possibili agendo sui sedili. L’ideale per la famiglia, il lavoro e il tempo libero. Non per niente in casa Fiat tengono a sottolineare che “Freemont è l’unica auto in grado di racchiudere il meglio di tre differenti categorie di veicoli, MPV, Suv e Station Wagon”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico