Seat lancia Minimó, al Mobile World Congress di Barcellona delinea la mobilità urbana del futuro

La Seat Minimó al Mobile World Congress di Barcellona
BARCELLONA - La parola d'ordine è diversificare. Seat si presenta al Mobile World Congress con una concept inedita, sia per “fattura” che per...

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BARCELLONA - La parola d'ordine è diversificare. Seat si presenta al Mobile World Congress con una concept inedita, sia per “fattura” che per finalità. Arriva Minimó, un quadriciclo a due posti che si pone l'obbiettivo di snellire la difficile mobilità urbana. Un vettura fatta e finita, ma soprattutto elettrica al 100%. Perché in un modo o nell'altro l'elettrificazione pare la scelta più plausibile quando ci si riferisce alla città. La forma, ma soprattutto la scelta di posizionare i due possibili occupanti in fila (e non di fianco) potrebbe riportare a francesi memorie. Il gruppo ottico anteriore rimanda al mondo delle due ruote, mentre i cerchi da 17 pollici e le ruote posizionate all'estremità del veicolo, amplificano l'appeal sportivo.


Ma Seat Minimó presenta tecnologie e specifiche degne di un'automobile, piuttosto che di un quadriciclo. Ciclistica raffinata e un pacco batterie diviso in 8 moduli intercambiabili. Così che la ricarica non sia compito esclusivo della “spina”, ma fattibile pure sostituendo uno o più moduli della batteria.

Lunga appena 2,5 metri e larga 1,24, è evidente il suo status di cittadina. Anche perché il range dichiarato si limita a 100 km.

Il come e il quando sono in via di definizione. Diverse sono le soluzioni allo studio. Probabile che Minimó sia venduta a società di noleggio e a enti pubblici e privati, in modo tale che possano realizzare la propria rete di mobilità. La volontà della Casa spagnola è quella di soddisfare le esigenze della cosiddetta micromobilità, che fa riferimento a quella fetta di pubblico che si muove entro i 10 km di distanza.


Certo è che il vantaggio tecnico della concept Seat si misura a livello di software. Ambiente in cui il costruttore spagnolo più dare libero sfogo alle proprie competenze informatiche, che ovviamente prevedono l'utilizzo della rete 5G e l'integrazione di sistemi come l'assistente di Android. A bordo vettura presenzia un display sopra il volante. Strumento con il quale l'utente può interagire. Il termine utente non è casuale, dato che la piccola Minimó vanta una suite di sistemi di assistenza alla guida che la classificano come vettura di livello 4. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico