Primo auccesso al secondo assalto, Peterhansel vince l'Abu Dhabi Desert Challenge l'Audi Rs Q e-tron

Stéphane Peterhansel (a dx) ed il suo navigatore Edouard Boulanger festeggiano la vittoria al Abu Dhabi Desert Challenge
ABU DHABI – La prima affermazione alla seconda uscita. Stéphane Peterhansel ha vinto per l'ottava volta (la settima al volante di una macchina) l'Abu Dhabi...

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ABU DHABI – La prima affermazione alla seconda uscita. Stéphane Peterhansel ha vinto per l'ottava volta (la settima al volante di una macchina) l'Abu Dhabi Desert Challange portando al successo la Audi Rs Q e-tron, il Suv elettrico ad autonomia estesa. Il costruttore tedesco aveva debuttato con questa vettura alla Dakar saudita di quest'anno, riuscendo anche a vincere alcune tappe. Sulla non troppo lontana sabbia dell'emirato, la casa dei Quattro Anelli ha scritto una nuova pagina di storia: nessuno prima d'ora era mai riuscito ad imporsi nella classifica assoluta di una gara simile con modello ad alimentazione “alternativa”.

Navigato dal connazionale Edouard Boulanger, Peterhansel si è aggiudicato la seconda delle cinque prove del World Rally Raid Championship che si concluderà in ottobre in Marocco. Il 56enne francese ha preceduto di 29.49 minuti il ceco Martin Prokop con il Ford Raptor Cross Country del Benzina Orlen Team e di 1:28.53 il polacco Jakub Przygonski (X-Raid Mini Jcw Team). La tappa è stata vinta di nuovo da Nasser Al Attiyah con il pick-up Hilux del Toyota Gazoo Team, che ha chiuso al quinto posto della generale. Con l'Hunter della britannica ProDrive Sébastien Loeb (Bahrain Raid Xtreme) è arrivato terzo nella frazione conclusiva e quarto assoluto a poco più di 23 minuti dal podio.

Peterhansel ha beneficiato delle difficoltà iniziali del qatariota vincitore della Dakar e ha potuto amministrare il vantaggio iniziale: «Abbiamo evitato di correre troppi rischi», ha ammesso l'esperto pilota. Ciò nonostante non è stata una passeggiata: «Non è stato facile trovare il ritmo giusto su queste dune spezzate, a volte molto insidiose – ha aggiunto - Ancora una volta l'Audi Rs Q e-tron si è rivelata molto divertente». Soprattutto, il Suv ad autonomia estesa si è confermato affidabile: l'esperienza fatta alla Dakar ha aiutato Peterhansel e la scuderia. I problemi nei quali sono incappati nella giornata inaugurale Al-Attiyah e Loeb hanno compromesso le loro possibilità di successo. Ma per vincere occorre arrivare in fondo e non è affatto scontato riuscirci.

Julius Seebach, capo del motorsport di Audi, si è congratulato con l'equipaggio, con la scuderia e con il team Q. «Abbiamo sviluppato l'Audi Rs Q e-tron a tempo di record e ora, per la prima volta, un'auto con un propulsore elettrico vince un rally nel deserto. Questo mi rende orgoglioso», ha dichiarato. «Una vittoria alla seconda partenza contro i due migliori contendenti del Rally Dakar di gennaio (Al-Attiyah e Loeb, ndr) è un risultato eccezionale - ha concluso - È stato straordinario che il nostro prototipo abbia prevalso in condizioni ancora più difficili rispetto a quelle di gennaio».

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Corriere Adriatico