Una Mini ibrida e plug-in, la Countryman del futuro: arriva la versione a recupero di energia

La Mini Cooper S E Countryman All4
MILANO - Tocca al Suv della famiglia tenere a battesimo la mobilità del futuro in casa Mini. Per officiare la cerimonia è stato scelto un nome insolitamente lungo...

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MILANO - Tocca al Suv della famiglia tenere a battesimo la mobilità del futuro in casa Mini. Per officiare la cerimonia è stato scelto un nome insolitamente lungo per un brand che ha fatto del “piccolo è bello” la sua filosofia: Mini Cooper S E Countryman All4. Sotto il consueto aspetto familiare – solo alcuni discreti dettagli estetici ne svelano la reale natura – si cela il meglio della tecnologia Bmw nel campo delle alimentazioni alternative. La propulsione è infatti affidata a un sistema analogo a quello della futuribile coupé Bmw i8, ma a ruoli invertiti: il motore a combustione interna 3 cilindri 1.5 a benzina da 136 cv con tecnologia TwinPower Turbo è infatti connesso alle ruote anteriori, mentre il motore elettrico da 88 cv trasmette la coppia a quelle posteriori mettendo a disposizione – quando la centralina di gestione lo ritiene opportuno o il pilota lo decide – la trazione integrale intelligente che consente alla prima Mini ibrida plug-in di affrontare senza problemi sia l’asfalto, come ha dimostrato ampiamente sul tortuoso percorso di prova disegnato tra le impervie montagne che separano i due rami del Lago di Como, sia i fondi stradali più problematici.

 

Il tutto senza mai rinnegare l’essenza Mini in termini di dinamismo, cioè il famoso “go kart” feeling che riassume il tipico mix di agilità, maneggevolezza e brillantezza. L’accoppiata tra i due motori, infatti, mette a disposizione del pilota la potenzia complessiva di 224 cv, più che sufficienti per fare di questa Countryman una vera sportiva, e una coppia massima di 385 Nm, con accelerazioni rese addirittura esaltanti dal contributo del motore elettrico che supporta quello termico con la funzione boost quando si chiede il massimo della spinta.

Indicativi in tal senso sono i 198 km orari di velocità massima e i 6,8 secondi necessari per raggiungere i 100 orari con partenza da fermo: questa Mini è una vera Cooper S, ma accanto alle prestazioni pure dà prova di una straordinaria efficienza, testimoniata da emissioni di CO2 che nel ciclo di prova europeo sono comprese tra i 49 e i 52 g/km, a seconda degli pneumatici utilizzati. A completare il quadro concorre la possibilità di percorrere fino a 42 km (seppur nelle condizioni ideali difficilmente riproducibili nell’impiego reale) utilizzando il solo motore elettrico, e quindi a zero emissioni locali.La batteria ad alta tensione agli ioni di litio può essere ricaricata completamente in 2 ore e mezza collegandosi a un Wallbox da 3,6 kW, mentre servono 45 minuti in più per eseguire l’operazione utilizzando una normale presa di corrente.
 

Alle consuete modalità di guida previste dai Mini Driving Modes la Countryman ibrida aggiunge delle regolazioni specifiche selezionabili tramite una levetta sulla console centrale che consente di passare in sequenza da Auto eDrive (guida completamente elettrica fino a 80 km orari, dopo di che parte il motore termico) a Max eDrive (guida elettrica fino a 125 km all’ora, poi motore a benzina) e a Save Battery, che impiego il solo motore termico risparmiando la carica della batteria per utilizzarla in un momento più propizio, che può essere definito sulla base del percorso impostato grazie al dialogo costante tra il sistema di gestione dell’energia e il navigatore opzionale Mini Professional con display da 8,8 pollici.


In Italia la Mini Cooper S E Countryman All4 è disponibile nella versione base, il cui prezzo parte da 38.050 euro, e negli allestimenti alti Jungle e Hype che costano rispettivamente 40.650 e 41.300 euro. Un posizionamento che si avvicina molto a quelle della Countryman top di gamma, la John Cooper Works All4 con il motore 2.0 da 231 cv che ne costa 40.200 nell’allestimento base e 42.300 nella versione Hype.
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Corriere Adriatico