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La buona notizia per la McLaren è che nonostante la grande prestazione di Charles Leclerc e della Ferrari, piazzatisi al secondo posto nel GP di Silverstone, i danni sono stati ampiamente contenuti. Sono infatti 26 i punti recuperati dal team di Maranello (con anche la sesta posizione di Carlos Sainz) e 22 quelli del team di Zak Brown, che quindi permettono alla McLaren di tenere saldamente al collo la medaglia di bronzo nella classifica costruttori con 163 punti contro i 148 della Ferrari. A dare man forte, Daniel Ricciardo, finalmente incisivo come non mai. Norris e Ricciardo hanno viaggiato in coppia praticamente per tutto il fine settimana inglese e tra l’altro su un circuito particolarmente difficile. Il format poi, non ha aiutato con il poco tempo a disposizione, ma Ricciardo dopo che nel primo turno delle prove libere aveva rimediato un divario di 4 decimi dal compagno di box, si è riscattato con decisione. In qualifica, Norris ha chiuso sesto e lui settimo ad appena 2 millesimi dalla vettura gemella, nelle libere 2 hanno occupato le stesse posizioni con una differenza di 4 millesimi. Nella corsa sprint, Norris ha terminato quinto e Ricciardo sesto, nel Gran Premio Lando si è piazzato quarto e Daniel quinto.
Meglio di così non poteva andare per la McLaren. Norris si è poi ripreso la terza posizione nella classifica piloti, che aveva tenuto fino a Montecarlo, il ché è veramente miracoloso considerando che si sta tenendo dietro una Mercedes, quella di Valtteri Bottas (ora a 5 punti di distacco) e la Red Bull di Sergio Perez, crollato da terzo a quinto e ora a 9 lunghezze dopo che è rimasto senza punti a Silverstone. Norris ha ritrovato il sorriso e la tranquillità dopo giornate difficili. Domenica 11 luglio era allo stadio di Wembley per assistere alla finale degli Europei di calcio tra Italia e Inghilterra, e quando si è diretto al parcheggio è stato circondato da brutti ceffi che gli hanno rubato l’orologio dal valore di 45mila euro.
Uno spavento notevole che ha scosso parecchio Norris, ma qualcuno non ha mancato di far notare che in certi ambienti, e si sa che uno stadio non è un luogo per super vip, sarebbe meglio andare senza esibire al polso certi lussi.
Corriere Adriatico