Jeep lucida il mito: una Wrangler tutta nuova. Lo stile rimane però inconfondibile

Gli interni dela nuova Jeep Wrangler con sullo sfondo il nuovo modelo a 5 porte
ROMA - Basterà uno sguardo per riconoscerla e l’unico dubbio sarà: ma è nuova o è sempre lei? Sono vere entrambe le cose perché è...

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ROMA - Basterà uno sguardo per riconoscerla e l’unico dubbio sarà: ma è nuova o è sempre lei? Sono vere entrambe le cose perché è proprio così: lei è la nuova Jeep Wrangler che sarà presentata il 29 novembre prossimo in anteprima mondiale al salone di Los Angeles. Per ora ci sono solo 5 foto, ma bastano per capire che, al contrario di quanto accaduto per altri modelli del marchio americano, la Wrangler di quarta generazione, nome in codice JL, rimane saldamente ancorata alla tradizione, con il suo stile inconfondibile che affonda le sue radici nella mitica Willys del 1941.


Dunque calandra con 7 feritoie, fari rotondi e parafanghi separati da un corpo vettura squadrato che concede qualcosa alla moda solo per le luci, il frontale e i paraurti. Sarà disponibile con carrozzeria a 3 e 5 porte e saranno mantenuti anche 4 capisaldi della Wrangler: le portiere asportabili, il parabrezza abbattibile in avanti, la ruota di scorta posteriore a vista e il tetto smontabile in due pezzi – il posteriore insieme al lunotto – così da godere appieno di quella sensazione di libertà e avventura che ogni Jeep deve dare.

Più evidenti invece le innovazioni per l’abitacolo, con la strumentazione che ha il display multifunzione da 7 pollici tra i due quadranti e lo schermo del sistema infotelematico al centro della plancia con fascia in tinta con la carrozzeria. Numerosi i comandi, tra cui il cursore per agire sul differenziale centrale, il pulsante per disaccoppiare le barre antirollio e la leva per inserire la trazione anche sulle ruote anteriori, con o senza riduttore. La nuova Wrangler dunque rimarrà una fuoristradista dura e pura, ancora di più la versione Rubicon, come dimostrato dallo stemma “Trail rated” visibile sul fianco della vettura, dalla maggiore altezza da terra e dagli pneumatici artigliati.


Nessun notizia invece sui motori, ma dovrebbero esserci ancora unita a 4 e 6 cilindri, benzina e diesel, forse anche un’ibrida plug-in. Praticamente sicura è la versione pick-up della quale si parla da tempo e che andrebbe a colmare una lacuna storica della gamma Jeep. La nuova Wrangler sarà prodotta presso lo stabilimento di Toledo, nello stato americano dell’Ohio.
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Corriere Adriatico