NAPOLI - Grazie a Italiamare, distributore di marchi come Jeanneau, Prestige, Sessa Marine, Chaparral, Robalo, al Nauticsud è stato mostrato per la prima volta al pubblico...
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Nonostante le dimensioni inferiori, anche il 9.0 WA dispone di una cabina piuttosto spaziosa, in grado di assicurare quattro posti letto, sia pure in un ambiente unico. Ovviamente non manca il bagno separato. La cucina è all’aperto.
Tra le caratteristiche fondamentali del progetto spicca la modularità, ovvero la possibilità di adattare gli allestimenti della barca alle esigenze più diverse. “E’ una formula tipica di Jeanneau – spiega Marco Barra, titolare di Italiamare – che consente di adattare la barca alle piccole crociere, ovvero ad un puro impiego diportistico, oppure alla pesca, in base alle richieste dell’armatore”. Ciò vuol dire che il natante viene fornito quasi nudo e poi allestito in base alle richieste del cliente, dalle tende (ce ne sono di quattro tipi diversi) ai gavoni, dai posti a sedere alle attrezzature.
Il prezzo iniziale è dunque più che abbordabile (48.600 euro più IVA), ma non comprende né gli optional, né i motori e nemmeno le spese di trasporto e varo. Il costo alla boa della barca completa, con una coppia di fuoribordo da 200 hp montati a poppa, può dunque superare tranquillamente i 100.000 euro, senza contare l’IVA.
Al Nauticsud è stata esposta, nello stand di Italiamare dedicato al marchio Jeanneau, anche una barca della linea Merry Fisher, che si distingue per la particolare disponibilità di spazi al coperto. «Ma presto – informa ancora Barra – arriverà il Merry di ultima generazione, un vero e proprio yacht di dieci metri con motorizzazione fuoribordo in grado di stabilire nuovi parametri in materia di sfruttamento dello spazio a bordo: offrirà infatti tre cabine separate e la dinette superiore trasformabile, per un totale di otto posti letto».
Unico tra gli espositori presenti al salone di Napoli, Italiamare ha destinato uno spazio ad hoc anche all’usato nautico, un settore più vivace che mai. Dal gommone al grande yacht, è possibile dunque vedere in foto e valutare un centinaio di offerte, tutte integrate da informazioni e schede tecniche. «E’ un settore che tira e non sarebbe giusto trascurarlo» osserva Barra, ricordando che «senza l’usato, il rimessaggio e il refitting, molte aziende del settore avrebbero chiuso da un bel po'». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico