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Italiani “auto-dipendenti”: il nostro Paese è infatti secondo in Ue per tasso di motorizzazione, con circa 663 veicoli ogni 1.000 abitanti, secondo solo al Lussemburgo (681 veicoli per 1.000 abitanti) e con un valore molto più elevato rispetto agli altri principali Paesi europei (Germania 574, Spagna 513, Francia 482, Regno Unito 473). A fotografare la situazione il nuovo Report realizzato nell’ambito dello Studio Strategico «Lo sviluppo della Via italiana alla mobilità connessa», realizzato da The European House - Ambrosetti con OCTO Telematics e presnetato nel corso dell’Octo Connected Forum 2022 che sottolinea come il nostro Paese sia dipendente dall’automobile, che da sola vale l’80% del traffico totale dei passeggeri. Un nodo che si rispecchia anche sul fronte della sicurezza e dell’inquinamento. In Italia, infatti nel 2021 l’incidenza dei morti per gli incidenti per milione di abitanti è superiore rispetto alla media europea: 48 morti per milione di abitanti.
Non solo; -e questo è un problema che riguarda tutta Europa- il settore dei trasporti è l’unico che ha aumentato le proprie emissioni dal 1990 (+24%), mentre le emissioni medie sono diminuite del 26%. «In prospettiva, un aumento della densità abitativa nei centri urbani pone sfide sempre maggiori per l’ecosistema e gli attori della mobilità (pubblici e privati)», sottolinea il Rapporto che individua nella mobilità connessa uno strumento importante per abbattere il traffico, l’inquinamento ed accrescere la sicurezza.
«Grazie ai fondi del PNRR l’Italia è oggi in una posizione estremamente favorevole per accelerare un processo di crescita della smart mobility che contribuisca alla nostra Vision Zero vale a dire il raggiungimento degli obiettivi di zero traffico, zero incidenti e zero inquinamento nelle aree urbane e non solo», dice Nicola Veratelli, Ceo di Octo Group. «Nell’attuale momento di passaggio di Governo che sta vivendo l’Italia, vogliamo mettere a disposizione dei policy maker uno strumento che possa rappresentare un elemento di discussione e di indirizzo delle azioni che definiranno la mobilità del futuro», spiega Valerio De Molli, Managing Partner & Ceo,The European House Ambrosetti.
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