Incalcaterra (Triumph): «Qualità e affidabilità, non assembliamo. Gamma anche sotto 500cc»

La Triumph Bonneville Bobber Black
FIRENZE - L’originale iconica Triumph Bonneville nata nel ‘59 ha ispirato generazioni di motociclisti, dalle stelle del cinema ai giovanissimi appassionati di...

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FIRENZE - L’originale iconica Triumph Bonneville nata nel ‘59 ha ispirato generazioni di motociclisti, dalle stelle del cinema ai giovanissimi appassionati di café racer, traducendosi in movimenti motociclistici senza tempo che hanno accompagnato Triumph sino ai giorni nostri. «Per noi è un momento di grande orgoglio celebrare questo 59esimo anniversario. Nel 1959 è nata la prima Bonneville e quest’anno fa 59 anni. La Bonneville è il cuore del nostro business a livello mondiale. È il prodotto più emblematico, è l’icona del nostro marchio. Chi dice Triumph dice Bonneville», ci racconta Alessandra Incalcaterra, Marketing Manager di Triumph.


Però poi nel tempo la gamma moto di Triumph è cresciuta tanto?
«Si, negli anni abbiamo diversificato la gamma Bonneville pure avendo due motori, per venire incontro alle esigenze e ai gusti di tutti i motociclisti. Inoltre abbiamo tre gamme di prodotti, le modern-classic, le Tiger e le roadster con il tre cilindri. In ogni caso, a prescindere dal modello, per noi è importante che le persone associno il marchio Triumph ai concetti di qualità e affidabilità. Chi oggi sceglie Triumph è un motociclista che ha la consapevolezza di scegliere una moto unica nel suo genere. L’attenzione al dettaglio che c’è nella costruzione di ogni motocicletta è altissima. Noi non assembliamo, costruiamo moto».

Si parla in futuro di motori elettrici in Triumph?
«No, guardando al futuro per ora non si parla per nulla di motori elettrici, nemmeno a lungo termine. Piuttosto siamo impegnati nell’ampliamento della gamma sotto i 500cc, principalmente, ma non solo, per i mercati emergenti, che hanno un grande potenziale. Entrare in quei mercati con un modello che racchiuda Heritage e competenza può essere sicuramente importante. Ma a prescindere da tutto, ripeto, la priorità per Triumph resta quella di continuare a fare moto di ottima qualità».

E l’impegno in Moto2 dal 2019?

«Sarà molto importante per il marchio perché ci dà grande visibilità in tutto il mondo e soprattutto mette in evidenza forse una veste per certi versi inedita del marchio. È stata una ottima mossa perché parliamo comunque di qualcosa che riguarda l’affidabilità dei nostri motori. Abbiamo fatto già dei test importanti e i pareri sono stati entusiasti. Il motore (che equipaggerà le Moto2 dal 2019, ndr) ci sta dando grandi soddisfazioni». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico