Gaetano Thorel (PSA): «I diesel Euro 6 sono ecologici e non devono in nessun modo essere penalizzati»

Gaetano Thorel, numero uno di PSA in Italia
«Credo sia il momento di fare chiarezza. La lotta all’inquinamento nelle nostre città deve essere affrontata in maniera seria e organica e non con provvedimenti...

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«Credo sia il momento di fare chiarezza. La lotta all’inquinamento nelle nostre città deve essere affrontata in maniera seria e organica e non con provvedimenti locali estemporanei che, oltre a risultare inefficaci, creano parecchia confusione nei cittadini, nei clienti e anche nelle nostre aziende sul territorio con evidenti rischi sulla forza lavoro». Così il direttore generale di PSA Italia Gaetano Thorel commentando i recenti provvedimenti di stop alla circolazione dei veicoli Diesel Euro 6. «Chiarezza - ha sottolineato Thorel - vuol dire affermare con forza che i veicoli Diesel di ultima generazione, quelli attualmente in vendita, hanno emissioni di particolato e di ossidi di azoto uguali ai veicoli benzina e prossimi allo zero e non devono essere penalizzati in alcun modo.


Al contrario di molte vecchie auto a benzina, come le Euro 3 - spesso erroneamente confuse come ecologiche - che non abbattono in maniera significativa le emissioni degli inquinanti. Ô illogico, inoltre, adottare localmente normative in contrasto con quelle europee ed internazionali, frutto di studi ed analisi scientifiche accurate che certificano la piena idoneità a circolare ai veicoli Diesel Euro 6 di ultima generazione. In maniera altrettanto chiara, dobbiamo spiegare ai cittadini come gli unici veicoli in grado di garantire una mobilità a zero emissioni sono i 100% elettrici o gli ibridi plug-in ricaricabili, ovvero ‘con la spinà. Non, invece - conclude il numero uno di Groupe PSA Italia - soluzioni come gli ibridi non ricaricabili o Mild hybrid».


Thorel ha poi precisato che «solo grazie alla presenza della spina (plug-in) per la ricarica della batteria di trazione, il veicolo è in grado di percorrere decine di chilometri in modalità elettrica e abbattere in maniera drastica le emissioni inquinanti. Un distinguo che lo stesso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha voluto mettere in evidenza, con una circolare dello scorso 3 dicembre 2019. In sostanza, sono stati introdotti tre Gruppi che indicano il livello di emissioni CO2 dei veicoli ibridi: Gruppo 1 inferiori o uguali a 60 g/km (veicoli ibridi plug-in), Gruppo 2 tra 61 e 95 g/km (veicoli ibridi standard), Gruppo 3 superiori o uguali 95 g/km (veicoli ibridi noti commercialmente come ‘micro hybrid’ e ‘mild hybrid’)». «Invito tutti gli attori - ha concluso Thorel - ad un maggior sforzo di approfondimento e confronto per garantire la chiarezza e la trasparenza ai consumatori». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico