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VIAREGGIO - L’esperimento è terminato, la prima edizione della Fiera Internazionale Fuoristrada tenutasi a Viareggio lo scorso fine settimana ha vissuto un alternarsi di elogi e qualche nota negativa. Vogliamo cercare di capire cos’è successo e perché?
Voluta fortemente dalla FIF (Federazione Italiana Fuoristrada), la rassegna toscana ha preso il posto del 4x4Fest di Carrara, ma saggiamente non si è tentato di farne una copia conforme.
Ma si sa, la prima edizione di qualunque evento presenta inevitabilmente delle lacune dovute alla “giovane età”. In questo caso l’aspetto da migliorare a nostro avviso è di annullare la distanza dai proving ground: perché il pubblico potesse accedere alle prove, infatti, era necessario prima registrarsi allo stand FIF sul lungomare, poi raggiungere i tracciati a poco meno di dieci chilometri di distanza, e con molte difficoltà a trovare il posto a meno di non usare un navigatore, infatti erano decisamente poche le indicazioni in grado di guidare i fuoristradisti fino alle 4x4 da provare.
Il pubblico comunque è giunto numeroso, una conferma che il settore del fuoristrada è formato da appassionati, però ci chiediamo, quanti saranno a tornare se non viene ottimizzata la formula attuale?
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