RIAD- “Galleggia” sul petrolio, ma è sportivamente elettrica. Con la propria capitale Riad, l'Arabia Sauita ha siglato un contratto di 10 con la Formula E....
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Il paese vuole aprire le frontiere al turismo anche sotto la spinta riformista del 32enne principe ereditario Moḥammad bin Salmān Āl Saʿūd. Recentemente è stato concesso anche alle donne di guidare una macchina: gli istruttori dovranno seguire una specifica formazione. L'intesa decennale è stato annunciato dai principi Khaled Bin Sultan Bin Abdullah AlFaisal e Abdulaziz bin Turki Al Faisal Al Saud, rispettivamente presidente della federazione motoristica del paese e numero due dell'autorità generale dello Sport, assieme ad Alejandro Agag, Ceo della Formula E.
Il calendario verrà presentato in giugno al Consiglio della Fia per la ratifica. Il tracciato del primo ePrix saudita si snoderà nel distretto Ad Diriyah, in una delle zone periferiche della capitale. Ad occuparsi dell'evento sarà il manager canadese si origini libanese Carlo Boutagy attraverso la propria società, la CBX. Boutagy si è già fatto un nome nella Formula 1.
«Portare una gara a Riad per la prima tappa della nuova stagione è una soluzione perfetta per la prossima fase della Formula E», ha sintetizzato Agag. «L'Arabia Saudita è proiettata nel futuro e sarà il palcoscenico ideale per il debutto delle monoposto di nuova generazione», ha aggiunto. «La Formula E è il motorsport del domani ed è perfettamente allineata alla visione del paese per il 2030 che punta ad offrire competizioni di livello mondiale», ha commentato il principe Abdulaziz. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico