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ANCONA Stato di emergenza per il sisma del 9 novembre: Ancona e Pesaro devono attendere. La Protezione civile nazionale guidata da Fabrizio Curcio ha infatti «chiesto una serie di approfondimenti tecnici, in particolare riguardanti le schede Aedes», ovvero le schede di Agibilità e danno nell’emergenza sismica per il rilevamento speditivo dei danni, la definizione di provvedimenti di pronto intervento e la valutazione dell’agibilità degli edifici. A comunicarlo è il governatore Francesco Acquaroli, aggiornando il quadro del post terremoto. La Regione aveva inviato al governo la richiesta dello stato di emergenza lo scorso 21 novembre, dopo una prima ricognizione dei danni che le scosse a largo della costa settentrionale avevano provocato alle due province. E non sono pochi. Lo sciame sismico partito il 9 novembre a largo delle coste del Pesarese ha causato l’inagibilità di una cinquantina di immobili con circa 150 sfollati tra le province di Ancona e Pesaro Urbino, e il danneggiamento di circa 1.200 edifici.
Le cifre
Una prima stima dei danni era stata fatta da Comuni e Province colpiti dal sisma.
Corriere Adriatico