Il settore del food traino delle Marche: «Merito delle imprese artigiane»

Il settore del food traino delle Marche: «Merito delle imprese artigiane»
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ANCONA - Quanto vale il settore del food nelle Marche? Tanto, anzi tantissimo. E in questo settore trainante giocano un ruolo fondamentale le imprese artigiane, che impiegano tre quarti degli addetti.

Nelle Marche sono 11.962 gli addetti del settore alimentare e bevande  e di questi 6.531 ( il 54,6%) operano in imprese artigiane.

Crescono le imprese dell'artigianato: trainano le province di Ancona e Ascoli

Il cibo made in Italy conquista un nuovo record sui mercati internazionali: nei primi sei mesi dell’anno il nostro export nazionale di alimenti e bevande è cresciuto del 6,9%, a fronte del +2,5% del totale dell’export manifatturiero, portando a 35,3 miliardi (pari al 2% del Pil) il valore, su base annua, delle nostre vendite di food all’estero. Lo rileva un rapporto dell’Ufficio studi di  Confartigianato secondo il quale tra i nostri migliori clienti vi sono il Giappone, gli Stati Uniti , Germania ,Regno Unito, Paesi Bassi, Francia.
Se il food made in Italy piace all’estero il merito, sottolinea Confartigianato, è soprattutto delle piccole imprese: dei 445.665 addetti del settore alimentare e bevande, infatti, il 61,3% (pari a 273.263) lavora in piccole imprese e il 35% (156.095) opera in imprese artigiane. Nelle MPI delle Marche sono occupati 3 addetti su quattro, il 74,8%, pari a 8.944.
"I prodotti della nostra tradizione alimentare vanno difesi e valorizzati, dichiara Giulia Mazzarini responsabile degli alimentaristi di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino - pasticcerie, panifici, gelaterie, servizi di ristorazione, aziende produttrici di pasta, carne, formaggi, olio, vini, birra, cacao e tanto altro, che hanno nella qualità e nell’artigianalità della lavorazione il proprio elemento distintivo. Le Marche contano 14 prodotti agroalimentari di qualità: 6 DOP (Denominazione di Origine Protetta) e 8 IGP (Indicazione Geografica Protetta).  Sono inoltre censiti nella nostra regione 151 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo, che rappresentano il 3 % dei 5.056 prodotti conteggiati su tutta la penisola.
Gli artigiani e le piccole imprese utilizzano materie prime locali e metodi di produzione tipici che ne sottolineano il legame con il territorio. La genuinità delle specialità artigiane fa bene alla salute, fa muovere l’economia e contribuisce a mantenere alta la bandiera del food made in Italy nel mondo.

La spesa media di una famiglia marchigiana per alimentari e bevande non alcoliche  (dall’indagine sulle spese delle famiglie dell’Istat), in un mese è di 466 euro, sostanzialmente in linea alla media nazionale pari a 462 euro. Tenendo conto della distribuzione delle famiglie sul territorio nazionale, tale spesa corrisponde a 3,6 miliardi di euro che le famiglie marchigiane hanno destinato ad alimentari e bevande non alcoliche nel corso del 2018". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico