ANCONA - Serve? Non serve? Ci mancava solo il rebus del bando per i manager a creare ulteriori pensieri alla sanità marchigiana che lunedì ha conosciuto il nome del...
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Pergolesi: «Cup Marche caos. Impossibile prenotare esami in regione, i cittadini meritano risposte»
I vertici della sanità tutti confermati: tranne Marini. Ceriscioli esclude il dg indagato
Delle mosse della nuova responsabile Asur non si sa molto: ieri mattina era a Pesaro alla conferenza stampa di presentazione dei nuovi primari di Marche Nord ma in qualità di direttore sanitario. Il non confermato Marini infatti resta in carica fino al 30 novembre mentre il passaggio delle consegne scatta dal primo dicembre. A giorni ci dovrebbe essere la firma sul nuovo contratto, invece le valutazioni con il governatore Ceriscioli dovrebbero essere già iniziate. Lo stesso presidente lunedì scorso, a margine della maggioranza, ha parlato della necessità di «un giro di vite». Una dichiarazione netta che, per chi conosce bene il governatore, equivale a una direzione precisa su cui non si torna indietro.
Quale sia il punto di caduta, in Regione ma soprattutto in via Oberdan, se lo stanno chiedendo in parecchi alla luce delle altre dichiarazioni di Ceriscioli («La Asur ha bisogno di rilancio») che non lasciano troppo spazio alle interpretazioni. Il totonomine ha iniziato a produrre i primi nomi ma se davvero c’è bisogno di un elenco regionale di idonei (certificabile solo da un bando) è evidente che l’operatività a pieno regime del nuovo corso rischia di ridursi a 2-3 mesi. Cioè da febbraio in poi, considerati i tempi tecnici di apertura, chiusura della procedura e verifica dei requisiti. Salvo ricorsi e con in mezzo le festività natalizie.
Se la legge prescrive la scelta da un albo regionale di idonei, l’alternativa potrebbe essere quella di pescare fuori regione, ma è un’eventualità che aggiungerebbe imbarazzo a incertezza. I vertici tecnici sarebbero orientati per una scelta diretta, senza intermediazione. In questo caso, la prima casella da riempire sicuramente è quella del direttore sanitario. A cascata, forse, quella del direttore amministrativo. Qualche certezza in più tra i coordinatori di Area vasta: il manager di Fermo, Livini qualche mese fa aveva espresso parole prudenti in merito ad eventuali rinnovi ma secondo alcuni sarebbero da interpretare. Milani (Ascoli) e Guidi (Ancona) sono di nomina recente, il primo, e recentissima, il secondo. Maccioni (Macerata) deve portare fino in fondo le pratiche per il nuovo ospedale, Magnoni (Pesaro) è un uomo di fiducia del presidente.
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Corriere Adriatico