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ANCONA A Natale niente voli. Almeno sulle ali di Aeroitalia. La compagnia che al Sanzio opera i voli di continuità territoriale verso Roma Fiumicino, Milano Linate e Napoli ha comunicato il taglio lineare di tutte le tratte in programma per il 25 dicembre, sia per l’andata che per il ritorno. Una strage. Ora, va detto che diverse compagnie, per il giorno di Natale, riducono la programmazione per ottimizzare i costi - il 25 dicembre non sono in molti a mettersi in viaggio - ma in questo caso specifico, parliamo di un servizio pubblico.
Servizio pubblico
Vale la pena ricordare, infatti, che la continuità territoriale è stata concessa dallo Stato - con via libera dell’Ue - alle Marche isolate per avvicinarle al resto d’Italia. E per questa ragione, le tratte beneficiano di fondi pubblici. L’operazione si appoggia infatti sulle risorse del Governo e della Regione: 14,1 milioni tra il 2023 e il 2025 da Palazzo Chigi e 9,5 milioni da Palazzo Raffaello.
Gli inciampi
Di fronte all’impossibilità di imbarcarsi all’orario previsto, alcuni passeggeri hanno atteso oltre 3 ore per poi partire alla volta di Milano alle 10,50, mentre altri hanno preferito chiedere il rimborso del biglietto. Ma quello con il capoluogo lombardo non è stato l’unico collegamento finito nel mirino dei disservizi targati Aeroitalia (peraltro anche l’arrivo al Sanzio dalla città della Madonnina ha subito 2 ore e 55 minuti di ritardo). Alla tratta per Napoli è andata anche peggio: cancellati sia l’andata che il ritorno. E la rotazione serale da e per Roma non ha fatto eccezione: il volo XZ 02214 delle 19,20 in partenza dal Sanzio ha fatto 2 ore e 45 minuti di ritardo; il volo XZ 02215 delle 22,40 in arrivo, 2 ore di ritardo. Ma non è il primo inciampo sulla continuità territoriale. Gli ultimi disagi in ordine di tempo si sono registrati tra l’8 e il 9 dicembre, quando la compagnia ha cancellato cinque voli dai tabelloni del Sanzio. Sollecitata dal Corriere Adriatico, la compagnia Aeroitalia continua a non rispondere sulle ragioni della cancellazione, ma dall’aeroporto fanno sapere che la motivazione sarebbe ancora legata a problemi tecnici del vettore Air Connect, compagnia romena di cui Aeroitalia detiene il 93,8% dallo scorso 3 novembre. E la Regione, che ci mette i soldi, che dice? «La continuità territoriale è un servizio fondamentale che beneficia di risorse pubbliche e deve essere garantito - sottolinea il governatore Francesco Acquaroli -. L’unica motivazione plausibile per cui un aereo può non partire è un guasto tecnico. Faremo i controlli e le verifiche, ma restiamo fiduciosi che sia tutto riconducibile ad un problema di natura tecnica e non una volontà di creare un disservizio». Almeno quello.
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Corriere Adriatico