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ANCONA «La percezione dell’efficienza di un sistema sanitario passa - e anche giustamente - dai tempi d’attesa per il cittadino che deve accedere alle prestazioni sanitarie e sociosanitarie». Le parole, messe nero su bianco, dalla giunta regionale nel nuovo Piano socio sanitario che dovrà essere varato nei prossimi mesi, fotografano a pagina 122 la palude in cui da anni si è incagliata la Sanità marchigiana. E dopo il Covid la situazione si è aggravata a tal punto da indurre l’assessore Filippo Saltamartini a pretendere report settimanali e giornalieri - non più trimestrali - per sanare prima possibile un gap fuori controllo.
Le proteste
Ma anche le proteste sono giornaliere e arrivano direttamente dai cittadini alla redazione del Corriere Adriatico. «Sono alla disperata ricerca di poter effettuare una colonscopia per un followup a mio marito (paziente oncologico) - scrive la signora Paola T. - da ben 2 anni: l’unica possibilità prospettata è stata ad Ascoli Piceno fra un anno, rifiutata in quanto ha 84 anni e abitiamo a Jesi, dunque dopo la relativa preparazione credo non si possa affrontare un bel viaggetto di 2 ore».
La denuncia e le soluzioni
Non da ultimo una nota del Tribunale del Malato di Jesi che denuncia «due casi due casi di pazienti operati di melanoma che non riescono a prendere un appuntamento per eseguire ecografie di controllo post-intervento necessarie ad appurare se ci sono segni di metastasi. Mentre per il primo controllo dopo l’intervento l’appuntamento viene dato dallo stesso reparto di Dermatologia, per i controlli successivi (ogni sei mesi) il paziente si trova nella impossibilità di prenotare». Però, a sentire il Tdm jesino l’operatore del Cup non dimentica di sottolineate che «chi vuole fare la visita o l’accertamento privatamente può farlo anche il giorno dopo».
Secondo il Piano socio sanitario - che verrà presentato a tutti gli interessati (sindaci, sindacati, ordini professionali, comitati) per essere varato entro l’estate - il cronoprogramma prevede la programmazione del recupero di tutte le prestazioni e gli interventi relativi alle patologie oncologiche e cardiologiche, per poi passare alla programmazione del recupero delle prestazioni rimanenti. Verrà anche riprogrammata e pianificata l’attività del Cup «dove è richiesta - si legge nel documento - una maggiore attività in fase di prenotazione e un monitoraggio continuo della domanda e offerta». Ma per gestire in maniera efficiente i tempi di attesa verranno inserite nei sistemi di monitoraggio del Cup «tecnologie di Big Data Analytics, Intelligenza artificiale e Machine Learning» per tenere sotto controllo un sistema già sotto stretta osservazione da parte dell’assessore Saltamartini.
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Corriere Adriatico