Senigallia, prenota al Cup un’ecografia alla mano: «C’è posto ad agosto 2024 a Porto Sant'Elpidio»

La donna, una professoressa, si era infortunata giovedì scorso: come si possono aspettare 16 mesi?

Senigallia, prenota al Cup un’ecografia alla mano: «C’è posto ad agosto 2024 a Porto Sant'Elpidio». Foto generica
SENIGALLIA Una professoressa si è infortunata una mano giovedì, sabato ha chiesto di prenotare un’ecografia e si è sentita rispondere che la prima data...

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SENIGALLIA Una professoressa si è infortunata una mano giovedì, sabato ha chiesto di prenotare un’ecografia e si è sentita rispondere che la prima data disponibile è il 21 agosto 2024 all’ospedale di Sant’Elpidio a Mare. Pensava fosse un pesce d’aprile, invece è tutto vero. L’insegnante, incredula, ha scritto all’assessore regionale Saltamartini e ai vertici dell’Ast Ancona, di cui Senigallia fa parte, per chiedere spiegazioni.

 


La segnalazione 


«Sabato 1° aprile il Cup territoriale di Senigallia e il numero verde mi hanno dato come data utile per un’ecografia alla mano sinistra, infortunata da giovedì 30 marzo, la data del 21 agosto 2024 a Sant’ Elpidio a Mare alle 10 – spiega la professoressa Anastasia Ramazzotti -. Con la speranza che non sia un pesce d’aprile, come dipendente pubblico, dissanguato dalle tasse, chiedo urgenti spiegazioni in merito. Ho già dovuto provvedere alla radiografia presso un ente privato, a mie spese – prosegue -. Vorrei sapere come si concilia il diritto alla salute, sancito dall’articolo 32, con quanto appena segnalato». La dottoressa Nadia Storti, commissario dell’Ast Ancona, ha subito avviato delle verifiche per capire come mai non sia stato possibile trovare una data più ragionevole. Quasi un anno e mezzo di attesa, dopo un infortunio, è davvero eccessivo.

Le altre segnalazioni

 


Ci sono altre segnalazioni che arrivano dall’ospedale di Senigallia meno gravi, rispetto alle lunghe liste di attesa, ma che comunque creano un disservizio all’utenza. Il bar, infatti, è chiuso nel pomeriggio e la domenica non apre proprio. Molti familiari dei ricoverati arrivano dai comuni limitrofi e lamentano l’assenza del servizio: oltretutto i distributori di acqua e merendine non sono molti e a volte occorre girare anche parecchio per trovarne uno. Non è tutto. Le bottigliette d’acqua costano alle macchinette dagli 80 centesimi a un euro, un salasso se confrontate a quelle in vendita nei distributori automatici dell’ospedale di Torrette dove, a seconda della marca, il costo varia da 45 a 50 centesimi. I familiari dei pazienti si chiedono perché prezzi così alti a Senigallia dove il bar non è sempre aperto come invece accade a Torrette. Il bar, infatti, è aperto dal lunedì al venerdì dalle 6.30 alle 15, il sabato dalle 6.30 alle 12 mentre resta chiuso la domenica e nei festivi come recita il cartello affisso alla porta. Era di solito molo utilizzato anche dai familiari con i pazienti al pronto soccorso dove si recano all’improvviso, trattandosi di urgenze, e non hanno il tempo di portarsi qualcosa da casa prima. Qui le attese sono spesso lunghe, anche di parecchie ore.

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Corriere Adriatico