No Vax, il direttore di Virologia Stefano Menzo: «Sanatoria all’italiana, così mandiamo un messaggio errato»

No Vax, il direttore di Virologia Stefano Menzo: «Sanatoria all’italiana, così mandiamo un messaggio errato»
Professor Stefano Menzo, direttore del laboratorio di Virologia dell’Azienda ospedaliera universitaria delle Marche e docente di Microbiologia alla facoltà di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Professor Stefano Menzo, direttore del laboratorio di Virologia dell’Azienda ospedaliera universitaria delle Marche e docente di Microbiologia alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica: come valuta la decisione di reintegrare i sanitari no vax negli ospedali?


«È un problema di educazione generale sanitaria più che di emergenza sanitaria come è stato in passato, quando venne giustamente introdotto l’obbligo vaccinale affinché i sanitari rappresentassero un minor rischio per gli altri. Il concetto è che chi lavora in ospedale non deve procurare un rischio a chi gli sta intorno, in particolare ai pazienti». 

Non rischia di passare il messaggio che, a questo punto, tanto valeva non vaccinarsi?
«È un messaggio sbagliatissimo come nel caso di tutte le sanatorie che si fanno in questo Paese: da quelle fiscali a quelle edilizie. Tanto in Italia si procede sempre per sanatorie e quindi passa il concetto che è inutile adeguarsi alle regole».
Un modus operandi ancora più rischioso quando si parla di persone che lavorano negli ospedali.
«È sbagliato il concetto che per i sanitari non vigano regole un po’ più rigide rispetto alla popolazione generale».
I sanitari no vax che tornano in corsia potrebbero rappresentare un rischio per i pazienti ricoverati?
«Sì qualche rischio si crea. Ma secondo me, la questione va oltre il Covid».
Può spiegare?
«Andrebbe introdotto anche l’obbligo di vaccinarsi contro l’influenza».
Difficile che accada ora che è stato sospeso anche l’obbligo di vaccinazione anti Covid.
«Questa sanatoria sul Covid di cui, onestamente, non si vedeva l’urgenza, non rispecchia quella che sarebbe una corretta impostazione del dovere del sanitario».
Ed i sanitari dovrebbero avere anche un quadro più puntuale di quanto andrebbe fatto in questo senso.
«I sanitari dovrebbero avere una coscienza, ma siccome la coscienza non è patrimonio di tutti, bisogna anche intervenire con norme ad hoc».
Come l’obbligo di vaccino anti-influenzale per i sanitari?


«È scientificamente provata l’opportunità della vaccinazione obbligatoria contro l’influenza. E contro il Covid resta sempre utile, visto che l’immunità si perde dopo qualche mese».
  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico