Ascoli, super-team all'ospedale Mazzoni contro i tumori con le cellule Car-T: «Terapia costosa e rischiosa, ma può portare a guarigioni insperate»

super-team all'ospedale Mazzoni contro i tumori con le cellule Car-T: «Terapia costosa e rischiosa, ma può portare a guarigioni insperate»
ASCOLI - L’unità di Ematologia e Terapia cellulare diretta da Piero Galieni, è uno dei due centri delle Marche, insieme a Torrette, accreditato dalla...

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ASCOLI - L’unità di Ematologia e Terapia cellulare diretta da Piero Galieni, è uno dei due centri delle Marche, insieme a Torrette, accreditato dalla Regione per eseguire la terapia con cellule Car-T. A novembre è stato effettuato il primo trattamento a un paziente affetto da linfoma. La terapia è stata ben tollerata e il paziente è stato dimesso dopo 20 giorni di ricovero.

 

La procedura

Questo trattamento per le neoplasie ematologiche, dopo il prelievo di sangue del paziente, tratta i linfociti T prelevati in modo che vadano a distruggere le cellule tumorali. Questa innovativa terapia è il risultato di un’ottima collaborazione tra molteplici professionisti di varie unità operative. L’Ast ha costituito un Car-T team apposito e fondamentale è l’assistenza infermieristica, assicurata da personale formato di entrambi gli ospedali. Come spiega il direttore dell’Ast di Ascoli Nicoletta Natalini «spesso si mette in discussione la qualità della nostra assistenza e questo mi dispiace. Questa terapia è innovativa e arrivare a questo percorso ha portato ad avere un bel riconoscimento. E’ una terapia costosa e non senza rischi per il paziente, ma può portare a guarigioni finora insperate. Si viene scelti come centro per varie caratteristiche che noi abbiamo».

Galieni illustra la tecnologia: «si parla di alcuni tipi di linfomi “non Hodgkins” e la leucemia acuta linfoide, neoplasie del sistema linfatico. Valutiamo la necessità del trattamento che è costoso e può dare problemi al paziente. Un vantaggio significativo del trattamento con Car-T è che le cellule non solo distruggono le cellule neoplastiche, ma si espandono dopo essere state reinfuse. Dopo un solo trattamento le cellule rimangono nell’organismo e continuano ad attaccare il tumore anche per anni». Sabrina Tarulli dell’Unità trasfusionale spiega: «La durata del trattamento è di circa 6 ore. E’ stato un paziente ideale, persona tranquilla e disponibile».

Nuovi scenari

Il direttore del dipartimento farmaceutico Isidoro Mazzoni ha aggiunto: «Si stanno aprendo degli scenari incredibili, un tempo impensabili. Il costo di un trattamento è di 205mila euro, ma la vita non ha prezzo». Giancarlo Viviani, direttore medico del presidio unico ospedaliero dice: «Questa squadra è un grande orgoglio». «Ci sono complicanze che possono anche essere mortali» prosegue il direttore della Rianimazione Ida Di Giacinto. Gabriella Cacchiò di Neurologia conclude: «Questo trattamento può avere effetti collaterali neurologici seri, ma possono essere prevenuti».

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Corriere Adriatico