Il terremoto infinito sfianca le Marche: quasi duemila edifici danneggiati, 55 sono inagibili

ANCONA - Un doppio conto in continuo aggiornamento: il primo, quello delle scosse dello sciame sismico con epicentro in mare Adriatico; il secondo, quello dei danni del terremoto...

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ANCONA - Un doppio conto in continuo aggiornamento: il primo, quello delle scosse dello sciame sismico con epicentro in mare Adriatico; il secondo, quello dei danni del terremoto nelle città costiere delle province di Ancona e Pesaro-Urbino. Le cifre si rincorrono su diverse decine di milioni deuro, tanto che il sindaco di Pesaro Matteo Ricci ha chiesto, non senza qualche polemica, lo stato d'emergenza.

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Gli edifici

Ma si aggiorna continunamente anche la lista degli edifici, pubblici, privati e di culto, danneggiati dalla sequenza sisimica con epicentro pochi chilometri al largo delle coste marchigiane. Ultimo della lista un edificio di via Maggini dichiarato inagibile ieri dai vigili del fuoco di Ancona. Da inizio emergenza sono 55 le inagibilità di cui 32 in provincia di Ancona e 23 in quella di Pesaro. Ma gli edifici danneggiati sono molti di più e sfiorano ormai quota duemila. Sono infatti 1.934 dall'inizio dello sciame sismico: 1.760 nell'Anconetano e 174 nel Pesarese, con 2.728 interventi dei vigili del fuoco (2.058 nell'Anconetano e 670 a Pesaro Urbino). 

 

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Corriere Adriatico