ANCONA - Un doppio conto in continuo aggiornamento: il primo, quello delle scosse dello sciame sismico con epicentro in mare Adriatico; il secondo, quello dei danni del terremoto nelle città costiere delle province di Ancona e Pesaro-Urbino. Le cifre si rincorrono su diverse decine di milioni deuro, tanto che il sindaco di Pesaro Matteo Ricci ha chiesto, non senza qualche polemica, lo stato d'emergenza.
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Gli edifici
Ma si aggiorna continunamente anche la lista degli edifici, pubblici, privati e di culto, danneggiati dalla sequenza sisimica con epicentro pochi chilometri al largo delle coste marchigiane. Ultimo della lista un edificio di via Maggini dichiarato inagibile ieri dai vigili del fuoco di Ancona. Da inizio emergenza sono 55 le inagibilità di cui 32 in provincia di Ancona e 23 in quella di Pesaro.