Rifiuti, 250 euro l'anno a famiglia, ma la Tari delle Marche è la più economica d'Italia

Rifiuti, 250 euro l'anno a famiglia, ma la Tari delle Marche è la più economica d'Italia
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ANCONA - Tempo di avvisi di pagamento per la Tari, ma se leggendo l’importo vi viene il malumore potete sempre consolarvi sapendo che nelle Marche si paga circa un terzo in meno rispetto alla media italiana e sia addirittura la regione meno cara. È di 250 euro la tassa per i rifiuti pagata in media nel 2023 da una famiglia marchigiana, decisamente più bassa rispetto ai 320 della media nazionale, con alcune differenze tra i capoluoghi di provincia: si va dai 297euro di Ancona ai 196 di Fermo, passando per i 285 euro di Pesaro, i 234 di Ascoli Piceno e i 219 di Macerata.

 


Le variazioni annue

Nelle Marche, la tariffa è aumentata del 2% rispetto al 2022, e a Macerata in particolare si registra un incremento del 4%. È il quadro che emerge dalla rilevazione annuale dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, disponibile sul sito www.cittadinanzattiva.it, con un’anticipazione relativa ai soli capoluoghi di provincia diffusa ieri in vista della Settimana europea dei rifiuti, in programma dal 18 al 25 novembre prossimi.
A livello nazionale, la spesa più elevata si registra al Sud, con la Campania in testa a livello regionale (416 euro) precedente) e ben sette capoluoghi di provincia meridionali nella top ten dei più cari, guidata da Catania dove una famiglia spende mediamente 594 euro all’anno. La regione in cui si rileva la spesa media più bassa sono proprio le Marche (250); fra i capoluoghi di provincia è Udine quello meno caro, con una spesa media a famiglia di 181 euro, un terzo rispetto a Catania. Sono 54 i capoluoghi in cui si registrano aumenti della tariffa, soltanto 20 quelli in diminuzione: l’incremento più elevato è a Latina (+31,2%), la riduzione più consistente ad Imperia (-23,3%). 


L’indagine sul costo sostenuto nel 2023 prende come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. L’indagine è realizzata nell’ambito del progetto “Vita da generazione spreK.O.”, finanziato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico