Marche, il ritorno di Trenta (Fi) consulente per la Macroregione. L’architetto ascolano scelto come super esperto da Latini e Acquaroli, l’incarico è gratuito

Umberto Trenta, già consigliere regionale delle Marche, diventa consulente a titolo gratuito del presidente Francesco Acquaroli
ANCONA - Umberto Trenta, alias il super esperto di Macroregione adriatico-ionica. O almeno così devono pensarla ai piani alti della Regione dal momento che, nel giro di tre...

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ANCONA - Umberto Trenta, alias il super esperto di Macroregione adriatico-ionica. O almeno così devono pensarla ai piani alti della Regione dal momento che, nel giro di tre mesi, sia il presidente del consiglio Dino Latini, che quello della giunta, Francesco Acquaroli, l’hanno voluto come consulente nell’ambito della strategia Mrai.

 

A titolo gratuito, ben inteso. Per la precisione, per l’incarico alla corte del governatore, è previsto un rimborso spese di massimo 1.000 euro annui, «se ed in quanto dovute», precisa il decreto 177 firmato da Acquaroli il 12 agosto. Ma comunque parliamo di spiccioli. 

 


L’impegno
La sua attività – della durata di un anno, con possibilità di rinnovo – sarà «di supporto al Presidente allo sviluppo della Strategia Macroregionale Adriatico e Ionica – Eusair, ritenendosi escluso ogni conferimento di poteri di rappresentanza della Regione Marche verso terzi, nonché qualsiasi attività di carattere gestionale». Riavvolgendo il nastro, si può notare come, il 10 maggio, il presidente dell’Assemblea legislativa Latini avesse già percorso la stessa strada, nominando Trenta «addetto al Gabinetto del Presidente con compiti di consulenza in materia di affari europei ed, in particolare, nell’ambito della strategia macroregionale Adriatico -Ionica». In questo caso, per 30 mesi.


Il piano da attuare
Insomma, le massime cariche regionali hanno rivolto il loro sguardo all’architetto ascolano dalla lunga carriera politica per rilanciare il progetto dalle enormi potenzialità a tutt’oggi inespresse. Il vessillo della giunta Spacca, arenatosi nell’era Ceriscioli ed ancora zoppicante. Toccherà dunque al due volte consulente Trenta risollevarne le sorti. Azzurro della primissima ora, già consigliere comunale ad Ascoli tra il 2004 ed il 2009 sotto la sindacatura di Piero Celani, viene eletto a Palazzo Leopardi nel 2010, diventando capogruppo del Popolo delle Libertà. Dopo i cinque anni in Assemblea legislativa, torna tra gli scranni di quel di Ascoli quando la fascia tricolore la indossa Guido Castelli. Alle Regionali del 2020 non riesce a candidarsi, ma a fare le sue veci ci pensa la figlia Federica, che corre tra le fila dell’Udc.


L’impegno politico
Nella città delle Cento torri lo ricordano, tra le altre cose, perché nel 2001 fece arrivare nientepopodimeno che Michail Gorbačëv, ultimo capo di Stato dell’Urss, quale testimonial dell’Università della Pace, di cui Trenta fu tra i primi promotori. La materia di cui dovrà occuparsi non è delle più semplici. La strategia Mrai coinvolge nove Paesi, di cui quattro Stati membri dell’Unione europea (Croazia, Grecia, Italia, Slovenia) e cinque Paesi extra Ue (Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia e Macedonia), e nasce con l’obiettivo di «promuovere la prosperità economica e sociale» del fianco più debole d’Europa.


La struttura


Sviluppata su quattro pilastri - Blue Economy, connessione tra le regioni, qualità ambientale e turismo sostenibile - ha avuto l’approvazione di Bruxelles nel 2014 e dal 2015 è iniziata la fase dell’implementazione, che dovrebbe mettere in cantiere le idee e trasformarle in progetti concreti. A frenarne la corsa, tra le altre cose, le tre regole su cui è stata realizzata: no fondi propri, no strutture amministrative dedicate, no legislazione specifica. Tre no che lasciano pochi spazi di manovra. Fino al 31 dicembre 2022, le Marche avranno in dotazione, dall’Asse 4 programma Adrion dell’Ue, 3 milioni circa per supportare l’Italia nei progetti della strategia Mrai e, lo scorso 2 luglio, c’è stato l’evento lancio del progetto Ainurecc Plus, a cui ha preso parte l’assessore Guido Castelli facendo le veci del governatore Acquaroli. Operativo fino al 2023, il progetto realizzerà attività a sostegno della ripresa economica post-pandemica, supportando la doppia transizione verde e digitale nell’area. Se i piccolissimi passi finora mossi dalla Mrai avranno punti di caduta concreti, magari appoggiandosi sui fondi della nuova programmazione 2021/2027 e su quelli del Pnrr, è ancora tutto da vedere. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico