Lotta all'abbandono scolastico Il progetto dell'Ombudsman

Lotta all'abbandono scolastico Il progetto dell'Ombudsman
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ANCONA - Il Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza ha avviato, dopo una sollecitazione del procuratore della Repubblica per i minorenni Vincenzo Venezia, un tavolo di confronto per contrastare il 'drop out', l'abbandono scolastico, un fenomeno che in Italia, pur registrando un calo negli ultimi anni, rimane superiore alla media europea. Questa mattina a Palazzo delle Marche il progetto pilota è passato alla fase operativa, con una prima sperimentazione in cinque istituti superiori delle Marche.




«Dopo una fase di confronto e di approfondimento con l'Ufficio scolastico regionale, gli assessorati Istruzione-formazione lavoro e Politiche sociali e la procura minorile oggi il progetto si cala nella realtà scolastica - spiega l'Ombudsman Italo Tanoni -. Partiamo dagli istituti considerati più esposti al fenomeno», gli istituti professionali 'Podestì di Ancona, 'Benellì di Pesaro, 'Corridoni' di Corridonia (Macerata), 'Einaudì di Porto Sant'Elpidio (Fermo) e l'Ipsia di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno).



«La strada da percorrere è l'alternanza scuola-lavoro - afferma l'assessore alla Formazione Marco Luchetti -. Da tempo stiamo lavorando su questo versante e questo progetto rappresenta un ulteriore, importante sforzo per coinvolgere tutti gli attori del territorio e definire un modello da trasferire anche nelle altre scuole».



Sebbene le Marche non siano tra le regioni più esposte al fenomeno, si riscontra un graduale e sensibile aumento del drop out. Da una prima analisi fornita dall'Anagrafe regionale degli studenti, l'abbandono scolastico nell'istruzione secondaria di secondo grado nel 2012-2013 ha riguardato 3.558 studenti - tra assenti da inizio anno, ritirati e trasferiti - pari a circa il 5,2% del totale. Dal punto di vista di genere, sono più gli studenti maschi (2.152) che le studentesse (1.406). Mentre per tipologia di istruzione, quella professionale è la più coinvolta dall'abbandono, pari al 41,8%, seguita da quella tecnica (29,4%), da quella liceale (24,8%) e artistica (4%). Un fenomeno, come ha evidenziato Venezia, che in alcuni casi ha anche derive in ambito giudiziario, e che si intreccia con il disagio giovanile.





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