Marche, il Fai porta alla scoperta dei tesori d'arte più nascosti

Manuela Panini, Alessandra Stipa e l'assessore Pieroni
ANCONA - Ville, chiese, giardini, borghi, palazzi, monasteri. Sono 81 (26 più dello scorso anno) nelle Marche i siti culturali normalmente chiusi al pubblico ed...

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ANCONA - Ville, chiese, giardini, borghi, palazzi, monasteri. Sono 81 (26 più dello scorso anno) nelle Marche i siti culturali normalmente chiusi al pubblico ed eccezionalmente aperti sabato e domenica prossimi per la 24/a edizione delle Giornate Fai di Primavera. Illustrata dalla presidente del Fai Marche Alessandra Stipa con l'assessore regionale a Cultura e Turismo Moreno Pieroni, l'iniziativa si avvale della collaborazione di 2.800 apprendisti ciceroni, studenti delle scuole medie che illustreranno i beni ai visitatori, affiancati quest'anno anche da universitari, assieme a 600 volontari, 5 delegazioni, 4 gruppi Fai e 4 gruppi Fai Giovani.


"Uno sforzo notevole - ha dichiarato Stipa - che ha visto crescere negli anni il numero di visitatori: 43 mila nelle Marche, con un forte incremento di giovani coppie con figli, sostenuto anche dalla Rai, che per il secondo anno consecutivo racconterà in una maratona televisiva dal 14 al 20 marzo luoghi e storie che testimoniano la varietà, la bellezza e l'unicità del nostro patrimonio. Il Fai - ha ricordato - non si occupa infatti di valorizzare solo beni culturali, ma di salvaguardare anche con progetti specifici, come quello della riviera ligure vicino Levanto o del Monte Grappa, il paesaggio e l'ambiente, per i quali chiediamo l'aiuto di tutti con Sms solidali al numero 45599, attivo dal 14 al 27 marzo. Nelle Marche, in particolare, stiamo cercando di coinvolgere nella nostra campagna di promozione del territorio anche l'entroterra, normalmente svantaggiato rispetto alla costa, ma ricco di tesori".

Tra i beni in elenco in provincia di Ancona, la settecentesca Villa Favorita nel capoluogo, sede dell'Istao con annessa, scuderia e limonaia, assieme al Monastero di Santa Maria Maddalena di Serra de' Conti, imponente edificio di 5.000 mq chiuso nel 2011 e sconosciuto agli stessi serrani perchè di clausura, con la seicentesca chiesa d'impianto borrominiano.

A Pesaro saranno visibili i Giardini di Villa Miralfiore (accesso consentito solo ai soci) con l'annesso portale d'ingresso all'omonimo Parco, e gli affreschi della villa, mentre ad Urbino sarà possibile visitare il Gabinetto di Fisica nel settecentesco Palazzo degli Scolopi. In lista anche Palazzo Falconi di Fermo (solo soci), con i suoi magnifici arredi, lasciati così da oltre un secolo, e nel Fermano il Cappellone Farfense di Santa Vittoria in Matenano.

Ad Apiro (Macerata), si potranno ammirare la Collegiata (visita aperta a tutti), mentre è riservata ai soci Fai la sola visita del Museo/Tesoro di Sant’Urbano nei locali della sacrestia della Collegiata stessa, cui si aggiungono a San Ginesio gli altri due preziosi organi della sacrestia della Collegiata SS. Annunziata di Morettini e Fedeli. Ad Ascoli Piceno, infine, si potranno visitare la Chiesa e il Convento della SS. Annunziata, della fine del'400, con il magnifico soffitto ligneo dipinto da Tommaso Nardini e ad Arquata del Tronto i borghi del Parco dei Sibillini e dei Monti della Laga, con la chiesa di S. Francesco che custodisce una copia della Sindone.


"Più che mai - ha ricordato Pieroni - abbiamo bisogno di associazioni come il Fai per tutelare e valorizzare i nostri beni e intendiamo destinare specifici capitoli di spesa a progetti condivisi".
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Corriere Adriatico