Ceriscioli vince, Spacca crolla ​Exploit di Maggi e Acquaroli

Ceriscioli vince, Spacca crolla ​Exploit di Maggi e Acquaroli
ANCONA - Le prime proiezioni di Piepoli per Porta a Porta (copertura del 15,5%) vedono in testa Ceriscioli con il 39%, poi Maggi al 25,9% e Acquaroli al 17,3%. Solo quarto Spacca...

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ANCONA - Le prime proiezioni di Piepoli per Porta a Porta (copertura del 15,5%) vedono in testa Ceriscioli con il 39%, poi Maggi al 25,9% e Acquaroli al 17,3%. Solo quarto Spacca 13,8%, davanti a Mentrasti.




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"Le Marche - ha detto Luca Ceriscioli ai microfoni di Maurizio Blasi per il Tg2 - hanno un presidente, una maggioranza, un progetto di governo. Proprio per la chiarezza del programma che abbiamo illustrato in tutta la regione - ha aggiunto - sulle cose da fare l'apertura è massima: chi vuole contribuire ben venga. I 5 Stelle - ha detto ancora Ceriscioli - hanno sempre detto che vogliono confrontarsi sui contenuti: lo vedremo. Per la prima volta - ha concluso - un ex sindaco al vertice della Regione Marche: voglio portare la concretezza che è tipica di quel mestiere".



"Il risultato di Acquaroli di FdI-An nelle Marche dimostra che la linea della chiarezza paga, e non quella del sostegno ai voltagabbana". È quanto scrive invece su Twitter il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, commentando i primi dati sull'esito delle elezioni regionali nelle Marche.



Nelle Marche si vota per il rinnovo del consiglio regionale e di 16 consigli comunali di cui tre con più di 15.000 abitanti: Fermo, Macerata e Senigallia.



I cinque candidati alla presidenza della Regione sono Francesco Acquaroli con la coalizione Centrodestra Marche (Fdi-An e Lega); Luca Ceriscioli del Pd, sostenuto da Pd, Uniti per le Marche e Popolari Marche-Udc; Gianni Maggi di M5S; Edoardo Mentrasti di Altre Marche-Sinistra Unita e Gian Mario Spacca sostenuto da Marche 2020-Area popolare e Forza Italia.



Per la prima volta, dopo l'approvazione di una recente modifica dello statuto regionale, i consiglieri da eleggere nelle Marche scendono da 42 a 30 più il candidato eletto presidente. I seggi sono distribuiti in relazione alla popolazione delle 5 circoscrizioni provinciali. Ancona potrà contare su 9 rappresentanti, Pesaro Urbino su 7, Macerata su 6, Ascoli Piceno su 4 e Fermo su altri 4.



La legge elettorale regionale, varata pochi mesi fa, prevede una meccanismo a scaglioni per il premio di maggioranza. Alla coalizione vincente vanno 18 seggi se ha riportato una cifra elettorale pari o superiore al 40% della somma delle cifre elettorali regionali riportate dalle coalizioni, 17 seggi con il 37%; 16 seggi con il 34% e inferiore al 37%. Se nessuna coalizione ha superato il 34% si applica una ripartizione dei seggi su base proporzionale e la maggioranza dovrà essere costruita in aula. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico