OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA - Colture distrutte, smottamenti, alberi caduti e campi allagati dopo l’ondata di maltempo che ha investito le Marche nelle ultime ore. Con il fenomeno più temuto, la grandine, che nel tardo pomeriggio di ieri ha bombardato le province di Pesaro Urbino, Macerata e Ascoli.
Coldiretti Pesaro Urbino ha registrato danni irreversibili su vigne, grano, girasole, mais, frutteti in zona Tavernelle di Pesaro, Carignano di Fano, a Mombaroccio e Vallefoglia.
Tra Grottammare e Ripatransone è stata colpita la zona dei vivai. “Flagellato l'alloro, 'oleandro ma è partita la conta dei danni anche per quel che riguarda i vigneti che abbiamo in quella zona - precisa Francesco Goffredo, direttore di Coldiretti Ascoli Fermo - e siamo in
contatto con i due Comuni per la richiesta dello stato di calamità. Questa mattina le imprese sono impegnate nel tentativo di cicatrizzare le ferite sulle piante. Nell'areale dove la grandine ha colpito maggiormente, si stimano danni anche del 50% della produzione. Danni
meno rilevanti anche su grano, orzo e favino”.
Danni ingenti anche a Monte San Martino (Macerata) su frutta, vigne. “L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal
sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle
campagne”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico