Marche, 3 pazienti su 21 in rianimazione hanno ricevuto la doppia dose del vaccino anti-Covid. In area medica su 37 solo 7 immunizzati

La clinica di rianimazione dell'ospedale regionale di Torrette
ANCONA -  Su 21 pazienti Covid ricoverati nei reparti di terapia intensiva (ieri uno in più rispetto al giorno precedente), solo tre avevano completato il ciclo...

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ANCONA -  Su 21 pazienti Covid ricoverati nei reparti di terapia intensiva (ieri uno in più rispetto al giorno precedente), solo tre avevano completato il ciclo vaccinale. Una situazione simile si registra anche nelle semi intensive, con quattro degenti su 21 (+2 ricoveri rispetto al giorno precedente) con doppia dose o monodose di Johnson&Johnson.

 

In area medica, invece, il dato è di sette su 37 (in quest’ultimo caso, il totale dei degenti è sceso di due unità rispetto a martedì). Traducendo il tutto in percentuali, l’82,2% delle ospedalizzazioni per Covid riguarda soggetti non coperti dal vaccino, o coperti solo in parte, con una dose somministrata su due. Un quadro che conforta rispetto all’efficacia dimostrata dai farmaci anche contro la temibile variante Delta. 


Nelle strutture
Il carico maggiore dei ricoveri lo stanno gestendo le aziende ospedaliere di Torrette e Marche Nord, che hanno rispettivamente 27 e 21 posti letto occupati (sette dei quali, in entrambi i casi, sono nelle Rianimazioni). Il polo di Ancona ha poi anche 18 pazienti nella clinica di Malattie infettive – su una disponibilità totale di 20 posti che si cerca di non sforare per evitare di “sporcare” altri reparti, come avvenuto durante le fasi acute del contagio – e due in Pediatria, mentre quello di Pesaro ha in carico ulteriori otto pazienti in semi intensiva e sei in area medica. Segue il Murri di Fermo, con 14 degenti in totale (tre intubati e 11 nella palazzina di Malattie infettive). 


Le province
Poi ci sono i sette ricoveri in semi intensiva nel nosocomio di Civitanova Marche, i sei in quello di San Benedetto del Tronto (tre in intensiva e tre in sub intensiva), ed i quattro – un intensivo e tre semi intensivi – in quello di Macerata. Provincia, quella Maceratese, che da mesi traina il dato sui contagi a livello regionale. Restano in attesa di ricovero due degenti per ora fermi nel pronto soccorso di Civitanova ed uno in quello di Ascoli Piceno. Un numero che è sensibilmente calato dopo avere raggiunto la doppia cifra nel mese di agosto. Fa da contraltare la notizia di un ulteriore decesso – il totale delle vittime, dall’inizio della pandemia, è arrivato a 3068 -: una donna di 82 anni di Porto Recanati, ricoverata nell’ospedale di Civitanova.

Se la fotografia della situazione nei reparti restituisce un’immagine di sostanziale stabilità – con un tasso di occupazione delle terapie intensive che da diversi giorni ha superato la soglia critica del 10%, ma non è cresciuto esponenzialmente -, quella dei contagi invece presenta una flessione: il tasso di incidenza cumulativo è sceso a 44,82 casi su 100mila abitanti, sotto quella sottile linea rossa dei 50 che costituisce uno dei tre parametri della zona bianca. Anche se, prima di cantare vittoria, bisogna attendere la fine della settimana per capire se l’effetto riapertura delle scuole si tradurrà in una ripresina contenuta o in un’impennata, come successo lo scorso anno.

Nella giornata di ieri, sono stati registrati 102 nuovi casi – su 1711 tamponi eseguiti nel percorso diagnostico di screening – e, ancora una volta, è la provincia di Macerata a dover indossare la maglia nera, con 33 contagi. Seguono l’Anconetano con 20 ed il Fermano con 17, mentre la provincia di Pesaro Urbino ne conta 15. più indietro l’Ascolano con otto. Nove, invece, vengono da fuori Regione.

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Corriere Adriatico