Mann+Hummel, nuova azienda nelle Marche e 110 assunzioni entro il 2025

Mann+Hummel, in un capannone dismesso nascerà il polo per la gestione idrica da 36 milioni di euro
FABRIANO - Mann+Hummel Water & Fluid Solutions sceglie Cerreto d’Esi come sede per  il suo centro produttivo e di ricerca di eccellenza mondiale. La multinazionale...

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FABRIANO - Mann+Hummel Water & Fluid Solutions sceglie Cerreto d’Esi come sede per  il suo centro produttivo e di ricerca di eccellenza mondiale. La multinazionale tedesca, leader nel settore della filtrazione idrica, ha rilevato uno stabilimento dismesso, che intende impiegare ora per la realizzazione di prodotti innovativi per il trattamento delle acque, utilizzati in vari ambiti e forme: dagli usi municipali e industriali ai settori food and beverage, medicale ed elettronico. 

 


Tanti soldi

Più di 36 milioni di euro di investimento e l’assunzione di 110 dipendenti entro il 2025, con piani di sviluppo ambiziosi per il futuro, danno l’idea della rilevanza dell’operazione, che è stata presentata ieri in un incontro svoltosi a Fabriano, al ristorante Marchese del Grillo, al quale hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni ai vari livelli, fra cui anche il prefetto Darco Pellos, dell’industria e del mondo accademico (l’azienda tedesca ha stretto delle partnership con l’Università Politecnica delle Marche e l’Università della Calabria). 


La sfida


«Abbiamo un obiettivo ambizioso – ha detto Jeffrey Sanchez, vicepresidente di Mann+Hummel – quello di vincere la sfida globale della scarsità di acqua e dell’inquinamento idrico per garantire alle prossime generazioni un futuro pulito e sostenibile. Cerreto d’Esi sarà un centro di eccellenza mondiale in ricerca e sviluppo». L’onorevole Mirco Carloni, che da assessore regionale ha seguito il progetto, parla di «un evento storico. Nel 2020, Mann+Hummel ha colto un’opportunità di politica industriale messa a disposizione dalla Regione e dall’assessorato all’Industria, che ora vede il suo compimento. E’ per me un orgoglio constatare che la manifattura di qualità trova terreno fertile nel nostro territorio. Da deputato, proseguirò il mio impegno per sviluppare politiche di sostegno che attraggano nelle Marche investimenti di questo livello. Tanti anni fa, in questa stessa stanza, conobbi Vittorio Merloni. Ebbene, dopo di lui non si è più parlato di politica industriale. E’ ora di ricominciare a farlo». Per la Regione non sono voluti mancare gli assessori Chiara Biondi, fabrianese, e Stefano Aguzzi, nonché il consigliere Mirco Bilò. Ha espresso soddisfazione il presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini. 


Gli industriali

«Dobbiamo essere contenti di questo investimento – ha spiegato Bocchini – visto che uno dei punti deboli del nostro territorio è l’attrattività, a causa di un palese deficit strutturale. La nostra regione, tuttavia, è forte nelle competenze manifatturiere e nelle filiere. E l’esempio di oggi è un caso virtuoso, perché quando si insedia un’azienda come Matt+Hummel, crea non solo occupazione, ma anche competenze». L’edificio che ospiterà la nuova azienda è di 26.000 metri quadrati su due piani. All’inizio se ne utilizzeranno circa 15.000, mentre gli altri 11.000 saranno a disposizione per sviluppi futuri. Il sindaco di Cerreto d’Esi David Grillini, presente con la sua vice Michela Bellomaria, ha rimarcato che «negli ultimi vent’anni le crisi ci hanno impoverito, per cui questo investimento a Cerreto d’Esi va in controtendenza e deve essere un’iniezione di fiducia e di speranza per il territorio». Ora, l’auspicio di Matt+Hummel è che dalla pubblica amministrazione giunga il supporto giusto per velocizzare tutti gli iter che consentiranno la partenza concreta dell’impianto. 

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Corriere Adriatico