Industria 4.0 e le oppurtunità del sistema marchigiano, incontro alla Confartigianato

Industria 4.0 e le oppurtunità del sistema marchigiano, incontro alla Confartigianato
ANCONA - Digitalizzazione delle filiere e nuovi modelli di sviluppo per il tessuto produttivo. Questo il tema al centro dell’incontro organizzato dalla Confartigianato...

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ANCONA - Digitalizzazione delle filiere e nuovi modelli di sviluppo per il tessuto produttivo. Questo il tema al centro dell’incontro organizzato dalla Confartigianato Marche lunedì 6 marzo ad Ancona che vedrà la presenza tra gli altri anche dell’on. Lorenzo Basso e dell’assessora regionale Manuela Bora.


Il meeting si terrà presso il centro direzionale della Confartigianato in via Fioretti 2/a a partire dalle ore 16,45. Alle  17 aprirà i lavori la relazione ddi Basso, componente della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo sulla Indagine Conoscitiva Piano Nazionale «Industria 4.0». Seguirà alle ore 17,45 la relazione di Paolo Manfredi, responsabile nazionale Strategie Digitali Confartigianato Imprese.

Alle 18,15 è previsto l’intervento dell'assessore regionale alle Attività produttive e commercio Manuela Bora che presenterà le strategie della Regione Marche. Quindi il dibattito. La conclusione dei lavori, alle ore 19, è affidata al segretario regionale della Confartigianato Giorgio Cippitelli. “Industria 4.0 consente di innovare la manifattura italiana facendo leva sulla qualità - afferma tra l'altro in una nota Cippitelli -. Il Governo ha dato un ruolo centrale alle imprese e tant’è che le parole chiave del piano sono innovazione, ricerca, competenze, tecnologie digitali, ma anche tradizioni e specificità territoriali e made in Italy. Il Piano ha quindi puntato sulle competenze, sulla tradizione produttiva e le specializzazioni territoriali come fattori competitivi sul mercato globale, indipendentemente dalla taglia aziendale che li esprime. Industria 4.0 è l’occasione per far compiere a tutta la nostra manifattura un deciso salto di qualità, esaltando i punti di forza e la complessità espressa da artigiani, micro e piccole imprese che rappresentano il 99,4% del sistema produttivo e sono ricchi di forte competenza produttiva, ma al tempo stesso fortemente pervasi di creatività e orientati alla continua innovazione”.


A livello territoriale, occorre però declinare il Piano in base alle caratteristiche del tessuto produttivo in cui viene calato. Per tale motivo, stiamo lavorando con la Regione Marche per individuare una via marchigiana ad Industria 4.0, che tenga conto della nostra realtà manifatturiera, fatta di micro imprese che, nel loro piccolo e spesso pur in assenza di un’adeguata formalizzazione e contabilizzazione in bilancio, sono comunque in grado di innovare (prime in Europa per capacità di innovazione in base ai dati Eurostat). Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico