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ANCONA - La neo premier Giorgia Meloni nel discorso per la fiducia alla Camera ha ricordato le Marche e le sue vittime dell'alluvione: «Servono investimenti strutturali per affrontare l'emergenza climatica, le sfide ambientali, il rischio idrogeologico e l'erosione costiera, e per accelerare i processi di ricostruzione dei territori colpiti in questi anni dai terremoti e da calamità naturali, come la drammatica alluvione che nella notte tra il 15 e il 16 settembre ha sconvolto la Regione Marche».
Il cordoglio
«Consentitemi, insieme a tutti voi, di rinnovare qui il cordoglio per le vittime e la vicinanza a tutta la comunità: siamo al vostro fianco e non vi abbandoneremo, contate su di noi.
Il segno di Mattei
Altro riferimento alle Marche: Enrico Mattei. «Forse la più importante» cosa da fare sul fronte delle migrazioni è «rimuovere le cause che portano i migranti, soprattutto i più giovani, ad abbandonare la propria terra, le proprie radici culturali, la propria famiglia per cercare una vita migliore in Europa. Il prossimo 27 ottobre ricorrerà il sessantesimo anniversario della morte di Enrico Mattei - ha rimarcato Giorgia Meloni - un grande italiano» e marchigiano, nato ad Acqualagna. «Ecco, credo che l'Italia debba farsi promotrice di un "piano Mattei" per l'Africa, un modello virtuoso di collaborazione e di crescita tra Ue e nazioni africane».
Il tweet di Matteo Ricci
Corriere Adriatico