Erap, 57 milioni per recupero del patrimonio e cantieri per i nuovi alloggi. Di Ruscio: «Serve intervento legislativo sull’esenzione dall’Imu»

Erap, 57 milioni per recupero del patrimonio e cantieri per i nuovi alloggi. Di Ruscio: «Serve intervento legislativo sull’esenzione dall’Imu»
ANCONA L’Erap investirà 57 milioni di euro nel 2023 per finanziare interventi per il recupero del proprio patrimonio e la realizzazione di nuove opere. L’Erap...

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ANCONA L’Erap investirà 57 milioni di euro nel 2023 per finanziare interventi per il recupero del proprio patrimonio e la realizzazione di nuove opere. L’Erap Marche (Ente regionale per l’abitazione pubblica delle Marche) è il soggetto che gestisce l’edilizia residenziale pubblica nella regione. La sua missione, come l’hanno definita l’assessore regionale Stefano Aguzzi e il presidente Erap Saturnino Di Ruscio, è «consentire una vita dignitosa a persone con meno possibilità e concedergli di avere diritti uguali alle persone più agiate». 

 


Il patrimonio


Questo compito viene assolto dall’ente attraverso la realizzazione e assegnazione di abitazioni. L’Erap gestisce oltre 15.500 alloggi tra quelli del proprio patrimonio (11.000) e quelli di proprietà dei comuni (4.500). Altri 450 sono in fase di realizzazione. E gestisce più di 600 locali. I dati sono stati diffusi nel corso della presentazione dell’attività 2022-2024 che si è svolta ieri alla sede dorica dell’Erap. Oltre ai citati Di Ruscio e Aguzzi, erano presenti il consigliere Stefano Gatto, il segretario dell’ente, e responsabile del presidio di Ancona, Maurizio Urbinati, il responsabile dei presidi di Fermo e Pesaro Sauro Vitaletti e del presidio di Macerata Daniele Staffolani. Nel 2022, per la manutenzione del patrimonio, attraverso l’utilizzo del Superbonus 110%, l’Erap ha attivato 27 lotti nelle cinque provincie, per una previsione di progetto di 360 milioni di euro, relativi a 640 edifici equivalenti a 6.798 alloggi.

 
Le alienazioni


Inoltre è stato avviato un programma straordinario di alienazione che prevede la possibilità di cedere 3.347 immobili per una entrata presunta di circa 27 milioni. E sono state avviate delle iniziative che produrranno i loro effetti partire dal 2023. Iniziative che prevedono un investimento di 57 milioni di euro: 19 milioni (derivati dalla delibera Cipe 127/2017) serviranno per la conversione in alloggi sociali di alcuni edifici; 15,8 milioni per la realizzazione di nuovi alloggi, in sostituzione di edifici danneggiati dal sisma del 2016 e non recuperabili. In particolare sono 74 alloggi non utilizzabili; 22 milioni (Pnrr e PinQua), per la realizzazione di nuovi alloggi e il recupero di esistenti per complessivi 201 alloggi.


L’Imu


Infine, il presidente Di Ruscio ha posto l’accento su una criticità, evocando un intervento risolutorio del legislatore: l’esenzione Imu. «La normativa nazionale non è molto chiara e si presta a diverse interpretazioni. Così alcuni comuni continuano ad inviare avvisi di accertamento che generano contenziosi spiacevoli tra chi dovrebbe operare in sinergia. E i giudici della Commissione Tributaria, anche all’interno della stessa provincia, emettono spesso sentenze contrastanti».

 

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Corriere Adriatico