FERMO Nuove indicazioni per la questione relativa al credito di imposta su ricerca e sviluppo. È stata confermata la proroga al 30 giugno 2024 a chi è chiamato a...
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L’impegno
Il ministro del made in Italy Adolfo Urso, intervenendo stamane al Milano Fashion Global Summit, ha parlato di Albo dei certificatori in vigore dal primo gennaio 2024.
Il commento di Ercole Botto Poala
«Invochiamo a gran voce che l’Agenzia delle Entrate si adegui al nuovo decreto cessando l’azione vessatoria e sanzionatoria contro le aziende» commenta Ercole Botto Poala, presidente di Confindustria Moda. «Il Governo, grazie al lavoro del viceministro dell’economia e delle finanze Maurizio Leo e agli incontri con l’imprenditrice calzaturiera fermana Annarita Pilotti, dopo l’incontro avvenuto durante Micam Milano, ha finalmente risolto un problema che stava diventando insostenibile per le imprese calzaturiere che rappresentano uno dei settori cruciali del made in Italy» osserva Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici. Che poi prosegue: «Insieme a Smi-Sistema Moda Italia e con Confindustria Moda ci siamo battuti con successo per questo posticipo, affinché i certificatori abbiano il tempo di definire esattamente cosa sia inseribile in Ricerca e Sviluppo, garantendo tutte quelle aziende che hanno operato secondo le regole e che invece vedevano a rischio restituzione quanto ricevuto a sostegno di tutte le spese comunque sostenute». Vale la pena rilevare come Cnmi-Camera della Moda abbia richiesto l’eliminazione della certificazione, sulla quale punta dritto il Governo.
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Corriere Adriatico